Sul caso del sindaco Cuomo e del vitalizio interviene anche il presidente del Senato: “Nessuno vieta a Cuomo di rassegnare prima dei tre giorni le dimissioni”. La Giunta fa sponda al sindaco: “Prassi consolidata. Si è agito secondo legge”

Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, interviene sulla vicenda “vitalizio” che tiene puntati i riflettori dei media nazionali sul sindaco-Senatore di Portici, Vincenzo Cuomo: “Venuto a conoscenza della procedura così avviata, ho immediatamente invitato il Presidente della Giunta Dario Stefano, con lettera in data 8 settembre, ad anticipare la convocazione della Giunta affinché il procedimento potesse concludersi nel più breve tempo possibile al fine di evitare ogni strumentalizzazione. La concessione di 3 giorni al senatore Cuomo per esercitare la propria opzione deriva da una autonoma decisione della Giunta della quale la Presidenza del Senato non ha potuto che prendere atto. Naturalmente nulla vieta al senatore Cuomo di esercitare la sua scelta in tempo utile per darne comunicazione all’Assemblea nella seduta di domani 14 settembre“.

E’ quanto si legge nelle note della presidenza di Palazzo Madama sul caso di Vincenzo Cuomo: già sindaco di Portici dal 2004 al 2012, anno in cui decise di lasciare anzitempo la carica di sindaco per inseguire il seggio, poi, ottenuto in Parlamento, ed oggi nuovamente eletto primo cittadino del comune della Reggia con il 65% di preferenze ottenute.

La legge però non ammette il doppio incarico. La Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato è stata informata soltanto ieri della sua elezione e ha concesso a Cuomo altri tre giorni per decidere se rimanere senatore oppure accettare il nuovo incarico di sindaco. “Ritardo voluto“, commenta in polemica il senatore del M5S Enrico Cappelletti. “Mi sono attenuto pedissequamente alla legge” – controbatte, invece, Cuomo.

Il sindaco-senatore è stato, infatti, proclamato primo cittadino di Portici il 20 luglio, dopo 40 giorni dall’election day dell’11 giugno, e aveva 30 giorni per comunicare la sua elezione al Senato. La sua lettera è arrivata a Palazzo Madama a fine agosto e il Comitato cariche si è riunito soltanto il 12 settembre per comunicare alla Giunta l’elezione di Cuomo. La Giunta però ha deciso di concedere altri tre giorni al senatore per decidere se accettare o meno il nuovo incarico. Decisione che ha già suscitato polemiche visto che il 15 settembre per il senatore scatta il vitalizio. Un “Ritardo voluto” per il senatore pentastellato Enrico Cappelletti. “Sembra infatti che Cuomo eserciti la nuova funzione di sindaco già da tempo e che quindi questo ritardo serva soltanto a fargli percepire la pensione di senatore”.

A fare a sponda al parlamentare del Pd, il presidente della Giunta, Dario Stefano, che ha sottolineato come si sia “operato nel solco di una prassi consolidata, in ordine alla procedura indicata dall’articolo 18 del regolamento. Nessun’altra valutazione spettava al nostro organismo collegiale“.

Dario Striano

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