Da “Cenerentola” a “Matrigna cattiva”: la storia della ProLoco di Pollena Trocchia, di cui si è chiesto il commissariamento

Pollena Trocchia – Dopo le dimissioni dell’ultimo presidente in carica, è partita la campagna tesseramenti e come per magia la “cenerentola” delle organizzazioni cittadine è diventata importante: alla ProLoco sono giunte centinaia di iscrizioni, la maggior parte di giovanissimi, qualcuno anche proveniente da altri paesi.

Avrebbero festeggiato tutti per un così alto risultato e invece? Cos’è successo?  “Si è riunito, come previsto, il Consiglio Direttivo, il quale ha preso atto dei rinnovi e delle nuove iscrizioni fatte. A seguito di denunce d’iscrizioni anomale, nonché di offese e minacce rivolte ad alcuni membri del direttivo, le quali hanno creato un clima di tensione ed intimidatorie, il Consiglio Direttivo ha deciso di dimettersi e d’inviare tutta la documentazione all’ Unpli per il commissariamento” lo stringato ma esaustivo comunicato della ProLoco cittadina sui canali social.

Cos’è realmente successo? Dopo il periodo di presidenza di Franco Pimonte, quasi sempre in rotta di collisione con l’ex sindaco Francesco Pinto (oggi vice sindaco e assessore agli eventi) è stata nominata Presidente Annamaria Soria, che di fatto era vice presidente. La ProLoco si barcamenava tra non tantissimi iscritti e nonostante fosse “cenerentola” negli anni ha portato avanti iniziative importanti per la riscoperta dei luoghi e delle storie. Insomma, la ProLoco ha sempre fatto la ProLoco. Fino a quando dopo le ultime elezioni amministrative che hanno visto la riconferma di Carlo Esposito alla guida della città, la ProLoco è diventata importante e non solo per chi nonostante i proclami è fuori dal consiglio comunale, no. Messaggini di invito a iscriversi alla proloco sono arrivati dal capogruppo di maggioranza Giuseppe Manna, dal vicesindaco Pinto e anche dal sindaco Esposito.

Per cui se qualcuno è riuscito a portare l’iscrizione di tantissimi giovani, qualcuno anche residente sulle isole, bisognerebbe solo essere contenti. E invece no. Da dopo la chiusura del tesseramento sui social e non è diventato un terreno di battaglia. Accuse, smentite, velate minacce di denunce. In sostanza la presidente Soria si dimette perché esasperata dalle condotte di chi è addirittura arrivato a mettere in discussione l’onestà del direttivo. Anche durante l’ultimo giorno di tesseramento la sede quasi sconosciuta della ProLoco è stata presa d’assalto dai motorini dei ragazzini folgorati sulla strada di Damasco e innamorati del rilancio dei luoghi, ma anche dai suv dei soliti notabili, degli insoliti appassionati e di qualcuno (molti per la verità) che nella ProLoco ci hanno sempre creduto e sono “increduli” riguardo a questo brutto epilogo. Spetterà all’Unione ProLoco Italiane decidere sul da farsi, anche nell’eventualità di invalidare tutto e restituire i soldi versati previo presentare la ricevuta di versamento. Insomma, c’è chi avrebbe preferito la ProLoco cenerentola a quella “matrigna cattiva”.

nelle foto: giovani della ProLoco di Pollena Trocchia impegnati nella promozione delle tipicità locali. 

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