Si chiama Alessandra Baldino, è candidata in Centro Democratico, la lista messa sù dall’ex consigliere di maggioranza, con un passato di CentroDestra alle spalle, Michele Miranda, e vanta un attivismo in prima persone tra le fila di Forza Nuova, movimento politico italiano nazionalista di Destra radicale.
Anche nel CentroSinistra di Iacomino sono presenti, dunque, “macchie” della Destra estrema. Niente in confronto al superasse politico messo in piedi dal Partito Democratico e dal candidato sindaco Enzo Cuomo, dove figurano la maggior parte dei politici, una volta opposti alle forze progressiste locali; ma queste elezioni amministrative, così come lo scorse nel 2013, hanno sancito nuovamente la scomparsa di un CentroSinistra puro in città.
Se da una parte vi è un Cuomo determinato a vincere al primo turno; dall’altra vi è uno scalpitante Iacomino disposto a tutto pur di raggiungere il ballottaggio e non dare vita facile al suo sfidante. E così nelle due coalizioni è stato lasciato il free pass agli attori del vecchio CentroDestra cittadino. Se nella coalizione capeggiata dal Partito Democratico hanno trovato spazio, infatti, i vari Nicholas Esposito, nel 2013 candidato con la Destra di Storace, Carla Picardi, rappresentante di NCD della giunta Marrone, Antonio Lippolis, Massimo Olivieri, Luigi Scognamiglio, Ciro Tarallo, Paola Bruno, Marcella Giannini, e Mario Lago (questi ultimi tre sotto il coordinamento del destrorso Ferdinando Farroni, candidato in Noi Sud alle ultime regionali e probabile assessore della nuova giunta Cuomo, secondo rumors, in caso di vittoria elettorale da parte del Senatore); dall’altra parte, nello schieramento guidato da Sinistra Italiana, vi sono i già citati Alessandra Baldino e Michele Miranda.
Il tutto, mentre la battaglia tra i due “non centrosinistra” diventa sempre più rovente e spinosa, a poche settimane dall’11 Giugno e dal voto amministrativo. Dopo il volantino al vetriolo contro Cuomo, distribuito in città dagli uomini di Iacomino (qui per saperne di più), il segretario del Partito Democratico, Amedeo Cortese, ha voluto rispondere alle accuse dei rivali: “Noi abbiamo presentato un programma di governo per la Città articolato e dettagliato che affronta con puntualità le emergenze di Portici: dal disastro finanziario, al degrado urbano, dai fondi europei persi con inchieste correlate fino al collasso di tutte le politiche sociali e di quelle per il rilancio produttivo ed economico della Città. il dato sconcertante è che gli autori di queste invettive sono gli stessi autori palesi ed occulti di questi disastri maturati negli ultimi 3 anni. Non hanno uno straccio di idea per la Città, non sono in grado di indicare una soluzione, una prospettiva, un progetto per salvare la Città dal stesso baratro in cui l’hanno precipitata. Usano parole di odio che offendono solo la nostra Portici che non vuole risse e cialtroneria ma cerca un’amministrazione dignitosa che ridia speranza e fiducia con idee e soluzioni concrete. È davvero avvilente, per loro, che ad un mese dal voto questo schieramento non abbia da spendere una parola su Portici ma che continui ad avvelenare il clima politico. I cittadini non meritano questo e da parte nostra ogni giorno con i nostri candidati siamo in strada per parlare alla Città di progetti e programma: quello sottoscritto, depositato e consultabile da tutti. Questa è la cifra distintiva fra noi e loro. Una differenza profonda, una incompatibilità profonda tra chi si confronta su Portici e chi utilizza la Città per rivincite personali o per sfuggire all’ incombente oblio in cui è destinato. Se chiedessimo loro cosa immaginano per Portici, verde e decoro urbano, risorsa mare, assetto urbanistico, contrasto alla povertà, Smart city, kerasav, il risultato sarebbe una pagina bianca. Vuota o anche ricolma dei disastri di cui si sono resi autori negli scorsi anni. Ed a proposito del manifesto : ma il dott. Iacomino si impegna a dimettersi da Consigliere qualora, come è assai probabile, venisse bocciato dalla Città? Se non è in grado di parlare di Portici risponda almeno a questa domanda. Nel frattempo che risponda continueremo a parlare solo ed esclusivamente di Portici ignorando bugie, offese, provocazioni di infimo livello che qualificano solo gli autori.
Si alzano i toni dello scontro ed improvvisamente ritorna lo spettro della campagna elettorale andata in scena nel 2013 che portò Nicola Marrone al governo locale dopo mesi di accuse e polemiche tra i due “CentroSinistra”, ancora una volta protagonisti di una nuova faida per il controllo politico-amministrativo della città.
dario Striano
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