Portici verso il voto. Caso “Ciro a Mare” – Spunta un servizio del TG3 non tagliato: “Pressioni politiche sui dirigenti da parte di un candidato a queste amministrative”

QUELLO CHE STA SUCCEDENDO È GRAVISSIMO!LO STRANO CASO DI "CIRO A MARE"ATTENZIONE SERVIZIO INTEGRALE!Lo strano caso di "Ciro a Mare", lo strano caso di un servizio del TG che viene tagliato proprio in uno dei passaggi più importanti. "Un politico che si candida alle comunali" intima al Commissario Prefettizio "Non muoverti, non fare niente!", e lui obbediente richiama le parti in causa per comunicare che nessun Dirigente era disposto a firmare la documentazione necessaria alla riapertura del ristorante.I cittadini porticesi hanno il sacrosanto diritto di sapere chi è questo politico? A quale schieramento appartiene? Vogliamo il suo nome! Ogni cittadino deve poter scegliere con consapevolezza nella cabina elettorale e deve sapere a chi affiderà il destino della sua cittá!

Posted by Giuseppe Graziano – Candidato al Consiglio Comunale on Mittwoch, 7. Juni 2017

Non muoverti, non fare niente. E così anche quest’ultimo commissario prefettizio si è fermato ed è stato intimato da un politico che si candida alle comunali“.

Si sentono queste parole nel filmato integrale del TgR Campania sulla vicenda Ciro a Mare: il ristorante porticese chiuso per Camorra da ben 8 anni (leggi), a seguito di un incendio doloso come ritorsione per la ribellione al racket cittadino. Un filmato, andato in onda all’incirca due settimane fa su Rai 3, che nonostante la versione “censurata” aveva già scatenato una serie di polemiche in città, finite persino in Parlamento, con un’interrogazione parlamentare (leggi) da parte del senatore di SI, Francesco Campanella.

Nella versione integrale, condivisa su Facebook da cittadini e attivisti politici, Padre Giorgio Pisano che, da anni, assieme a Don Ciotti di Libera, e alla famiglia Rossi, titolare dell’esercizio commerciale, ora divenuto ecomostro, sito nel molo del Granatello, specifica chiaramente che le presunte pressioni per non far riaprire il ristorante sarebbero da ricondurre ad un politico candidato alle amministrative del prossimo 11 Giugno 2017.

Parole dure che gettano un’ulteriore ombra su una vicenda già oscura e triste per l’intera città di Portici che ben due amministrazioni comunali e due commissariamenti prefettizi non son riusciti a risolvere. Una vicenda che rappresenta simbolicamente una sconfitta per chi con coraggio ha scelto di ribellarsi al pizzo e al malaffare.

La scorsa settimana, tramite una nota diramata alla stampa, l’attuale commissario Roberto Esposito, incaricato di traghettare Portici al voto amministrativo di domenica, ha smentito le accuse del prete anticamorra, definendole “tentativi di strumentalizzazione” (leggi)

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