Portici “rompe il silenzio”. Un’intera giornata dedicata alla lotta al femminicidio.
Convegni, slogan, presentazioni di libri e manifestazioni: Portici è scesa in campo per dire “stop al femminicidio”. Martedì 25 Novembre, in occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, forte e sentita è stata la partecipazione cittadina ai vari eventi organizzati in città per manifestare contro la violenza di genere. Portici in una lunga giornata ha rotto così quel silenzio nemico a tutte le vittime innocenti e indifese di violenza.
“HO SBATTUTO CONTRO LA PORTA”. Alle ore 10.30 presso il teatro I De Filippo, si è tenuto il convegno “HO SBATTUTO CONTRO LA PORTA”: iniziativa, patrocinata dal Comune di Portici, e organizzata dal Forum dei Giovani, in collaborazione con l’associazione “Farmacista Insieme“, nell’ambito del “Progetto Mimosa“. L’evento si è aperto con le parole dell’onorevole Angela Cortese (Commissione Politiche sociali Regione Campania), promotrice della legge 2/2011 della Regione Campania, la prima regionale contro la violenza di genere: “La battaglia contro la violenza di genere è una lotta che ha radici molto antiche e deve essere combattuta sin dalle sue fondamenta. Per questo oggi parliamo di “femminicidio”: usando questo vocabolo che altro non è che una forzatura della parola “omicidio”. La nostra lingua è decisamente maschilista: se vogliamo davvero affermare la parità di genere dobbiamo essere più responsabili anche nell’uso delle nostre parole”.
La lingua e la parola rappresentano anche per Angela Margiotta, vice-presidentessa di “Farmaciste insieme“, lo strumento per prevenire e abbattere questo cancro: “Tre anni fa noi dell’associazione “Farmaciste Insieme” abbiamo fatto un vademecum per elencare i centri antiviolenza presenti nei vari territori. Siamo convinti che solo facendo la corretta informazione si possa abbattere completamente il fenomeno della violenza su donne e minori. La parola e la cultura sono importanti per rompere il silenzio“.
Quel silenzio che costituisce il primo nemico delle vittime di violenza:”In 29 anni di attività forense– ha detto l’avvocato Rosaria Cugia–ho ascoltato la violenza. Ne ho “ascoltato il silenzio”, causato dalla vergogna e dalla solitudine che provoca l’abuso su donne e minori. Bisogna creare dei centri di ascolto, delle case di accoglienza! Bisogna creare una rete informativa per far conoscere i diritti di donne e minori, al fine di abbattere questo “deserto di solitudine” “.
“Va interrotto il gioco di potere che sta alla base di qualsiasi atto di mobbing, stalking e abuso.– secondo la psicologa Antonietta Nocerino– La figura dello psicologo può essere uno strumento importante per prevenire e denunciare un atto di violenza. Chiunque può esserne vittima”.
Pertanto il Sindaco di Portici, Nicola Marrone, ha ribadito la volontà, già espressa la scorsa settimana durante la presentazione della “Settimana del benessere psicologico”, di “integrare il personale di assistenti sociali comunale, cercando, anche e in tutti i modi, di inserire la figura dello psicologo territoriale, prevista dal piano sociale di zona”. Il primo cittadino ha poi lodato l’attivismo dei giovani membri del FdG porticese, “già promotori lo scorso anno, insieme al Forum dei Giovani regionale– ha detto il presidente del Forum, Nicholas Esposito– di un convegno su questa tematica”.
Antonio Bibiano, referente del Progetto Mimosa, ha invece sottolineato l’importanza di questa iniziativa sul territorio porticese: città della “mamma coraggio” Teresa Buonocore, uccisa il 20 Settembre 2010 per aver denunciato e testimoniato contro il “mostro”, il geometra Enrico Perillo, che aveva abusato della sua piccola figlia:
“La storia della nostra “mamma coraggio”– ha detto Antonio Bibiano- mi ha spinto alla volontà di creare un percorso, una rete, volta a sconfiggere il fenomeno della violenza sulle donne. Se vogliamo insieme, anche dal basso, possiamo dimostrare che alla bellezza delle parole e delle dichiarazioni d’intenti è possibile unire anche la concretezza dei fatti”.
CHE BELLO LAVORARE”: UN CASO DI MOBBING. Alle ore 18.00, presso villa Savonarola, Vincenzo Russo, ha presentato il suo libro “Che bello lavorare” che vede come protagonista una dipendente di un call center. L’opera rappresenta una denuncia del mobbing a cui sono costrette, tutt’oggi, molte lavoratrici : “Al giorno d’oggi- ha detto l’autore- in generale su 10 casi di Mobbing nelle aziende 7 almeno sono su donne a cui viene imposta ancora la firma delle dimissioni in bianco in caso di matrimonio o gravidanza“.
“YOUTH RISING”: LA RIVOLUZIONE DEI GIOVANI. Alle ore 17 si è tenuta la terza edizione del “One Bilion Rising” a Portici. Quest’anno i protagonisti sono stati i giovani porticesi che, con un flash/mob e diverse performance artistiche, hanno voluto dire la loro sulla violenza di genere. Moderato da Paola Bruno, patrocinato dal Comune, e promosso da Arciragazzi Portici e Roller Portici, in sinergia con associazioni impegnate nel riconoscimento delle pari opportunità (UDI TERRITORIALE,Portici, S. Giorgio, Ercolano), “Youth Rising” s’inserisce all’interno del movimento Internazionale V-Day contro la violenza su donne e bambine. Quest’anno, la manifestazione, dopo aver toccato negli scorsi anni Piazza San Pasquale, il Viale Leonardo Da Vinci e Piazzale Brunelleschi, si è svolta a piazza San Ciro, nella zona antistante il sagrato del Santuario, come richiesta avanzata dai giovani dell’Arciragazzi, anche nell’ottica di “riappropriarsi di alcune zone del territorio, spesso trascurate da eventi e attività cittadine”. Il Parroco Raffaele Galdiero ha appoggiato e sposato la richiesta in quanto ha riconosciuto “la bellezza, la valenza e l’utilità sociale dell’iniziativa”. Un’esplosione di musica, colori, e danze ha rianimato, per un giorno, la principale piazza di Portici.
Dario Striano
I commenti sono disabilitati