Le grandi storie, la “Medea” di Pier Paolo Pasolini: la Federico II sempre più protagonista
Si terrà oggi (ore 14.00, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, aula 342) il seminario dedicato alla “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Intervengono Giulia Tellini, docente all’Università degli Studi di Firenze ed esperta di teatro e cinema del Novecento, e Paquale Sabbatino, coordinatore del Master di II livello in “Drammaturgia e cinematografia. Critica, scrittura per la scena e storia” presso l’Ateneo federiciano. L’incontro si inserisce nell’ambito del ciclo seminariale “Le grandi storie tra letteratura, teatro e cinema”, promosso con l’obiettivo di insegnare a raccontare e recensire una storia. «In questo ciclo di seminari – spiega Pasquale Sabbatino – vengono proposte le Grandi storie, quelle che danno corpo e anima al dolore e alla gioia, alla speranza e alla disperazione, al naufragio e alla ripresa del viaggio, alla guerra e alla pace, alla morte e alla risurrezione di ciascun uomo e di tutti». Una donna uccide i figli. Chi è? Perché lo fa? In quali circostanze? In che modo? Dove? Dal V sec. a.C. a oggi, tanti scrittori e registi hanno raccontato la storia della madre infanticida, e così facendo hanno parlato di se stessi, dei loro tempi, del loro paese. «La “Medea” scritta e diretta da Pier Paolo Pasolini nel 1969 ed interpretata da Maria Callas – dichiara Giulia Tellini – è uno dei due principali adattamenti cinematografici della tragedia euripidea (431 a.C.), insieme alla “Medea” (1988) di Lars von Trier. Scritto da un Pasolini quarantasettenne, il film, che sarà presentato e proiettato per intero, chiarisce con straordinaria esattezza la poetica dell’autore».
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