Il tribunale del riesame ha concesso gli arresti domiciliari alla moglie del boss Troia Concetta Aprea

San Giorgio a Cremano – Il tribunale del riesame ha concesso gli arresti domiciliari a Concetta Aprea, nuora del boss in gonnella del clan Troia Immacolata Iattarelli, moglie del boss erede di “Gelsomino”, Francesco Troia e figlia di Ciro Aprea uno dei boss della vecchia camorra a Barra. Per la Aprea, difesa dall’avvocato Leopoldo Perone è venuta meno l’accusa di associazione camorristica di stampo mafioso, perché la Aprea (significativo un colloquio in carcere col marito in cui lamentava dissidi con la suocera) si occupava della gestione delle mesate, cioè dell’approvvigionamento alle famiglie degli affiliati al clan che sono detenuti in carcere. Lo scorso mese gli uomii della Direzione distrettuale antimafia avevano smantellato il clan Troia, eseguendo 40 aresti tra cui la reggente del clan, la “sindaca” di San Giorgio a Cremano che aveva scalzato nell’immaginario collettivo la vecchia camorra ei “cavallari” (il clan Abate) e a suon di intimidazioni e atti violenti aveva imposto il predominio della sua compagine.

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