Due parole su Raffaele Cutolo: secondo Bruno De Stefano “l’uomo solo al comando” non è mai esistito

“Due parole su Raffaele Cutolo – così esordisce lo scrittore e giornalista che più di tutti ha raccontato la camorra e non solo quella vesuviana, Bruno De Stefano –  L'”uomo solo al comando” non esiste, non è mai esistito. Quindi, pur essendo innegabilmente un criminale di altissimo livello, non avrebbe potuto fare quel che ha fatto solo grazie alle sue capacità. Cutolo è diventato Cutolo anche perché tra gli anni ’70 e ’80 nelle fila dello Stato quasi nessuno faceva il proprio dovere: né la magistratura, né le forze dell’ordine e né tantomeno la politica. E’ facile considerarlo un feroce assassino. Un po’ più di sforzo bisognerebbe farlo per comprendere le alleanze di cui ha goduto, le sponde che gli sono state offerte, il silenzio che lo ha reso più potente, il consenso tra la cosiddetta società civile che gli ha consentito di costruire il suo Impero. Dunque, secondo me, Cutolo non va giudicato con il metro della morale perché sarebbe troppo riduttivo. In carcere, a scontare gli ergastoli, non c’era solo un criminale ma una parte del nostro Paese e della nostra coscienza civile.

 

 

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