Artisti, amici, fan: tutti nella basilica di San Ciro a Portici per l’ultimo saluto a Federico Salvatore

Portici – E’ morto Federico. Ed è morto anche Salvatore. Folla e commozione per l’ultimo saluto al cantante attore Federico Salvatore. Le esequie del noto ed amato artista napoletano, scomparso mercoledì all’età di 63 anni, si sono tenute presso la basilica di San Ciro a Portici.

Tra gli artisti presenti Andrea Sannino, Angelo Di Gennaro, Peppe Iodice, Alan De Luca, Biagio Izzo, Lucia Cassini e Simone Schettino. Sulla bara – riporta l’Ansa – un gagliardetto del calcio Napoli, tra i fiori, quelli di Gigi D’Alessio.

Nel corso della cerimonia anche un intervento di Enzo Cuomo, sindaco di Portici, città nella quale Federico Salvatore si era trasferito anni fa e dove viveva con la moglie Flavia ed i figli.

Il primo cittadino vesuviano aveva ricordato nelle scorse ore l’artista partenopeo con un lungo post sui social: “Mai scontato, mai banale. Federico Salvatore era una delle migliori espressioni della tradizione artistica napoletana. Aveva saputo coniugare grandi doti musicali con uno spiccato talento nella scrittura, la sua maschera napoletana con una cultura enciclopedica che solo gli artisti con la A maiuscola riescono a mettere al servizio dello spettacolo. Avevo imparato a conoscere Federico quando, per amore, si era trasferito nella nostra città per vivere con la sua Flavia dalla quale sono nati due splendidi figli. Due ragazzi che dovranno fare tesoro dell’insegnamento e dell’esempio del loro papà. Ci incontravamo in strada, al viale Leonardo da Vinci dove abitava e non perdeva mai occasione per una battuta, un momento di satira. Mi aveva confessato più volte che il suo grande cruccio era quello di non aver potuto, in passato, esibirsi nella sua città di adozione come avrebbe voluto. Poi, ci siamo parlati ed alla fine siamo riusciti a mettere in piedi una serata che tanti di Voi ricorderanno. Federico lascia un vuoto in noi tutti, nella famiglia soprattutto ma anche nei tanti amici che gli volevano bene. Ed erano, sono, veramente tanti. In questi mesi di grande sofferenza abbiamo cercato di stare quanto più vicini possibili a Flavia ed ai ragazzi, confermando quel senso di comunità e di appartenenza che nei momenti difficili ha sempre segnato la nostra Città. Buon viaggio, Federico. Riposa in pace e grazie per averci regalato il tuo affetto, la tua musica, la tua arte”.

 

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