A Cercola i vertici di Forza Italia brindano col Pd. Nella nuova alleanza anti-Fiengo anche l’ex sindaco Pasquale Tammaro?

Cercola – Spesso una foto è più chiara di tanti discorsi. Spesso, no. Cosa ci fanno il dottor Massimo Romano, coordinatore cittadino di Forza Italia e Giorgio Esposito capogruppo azzurro all’opposizione in Consiglio Comunale al brindisi augurale di fine anno officiato dall’architetto Antonio Tammaro, segretario del Pd cercolese, nella sezione dei democratici? Le foto, che hanno fatto il giro della rete raccogliendo numerosi commenti (non tutti positivi per la verità) hanno messo in subbuglio la politica locale. Sui social, ognuno ha detto la sua sfociando in attacchi personali che non mettono e non tolgono alla discussione politica locale ancora una volta fatta sulle persone e non sui progetti.

Sembrerebbe però che, contro la corazzata che sostiene la ricandidatura a sindaco di Cercola dell’avvocato Vincenzo Fiengo (sicure le candidature dell’ex sindaco Giuseppe Gallo e di Diego Maione nella compagine Udc che appoggia il centro e la sinistra che sostiene Fiengo) si sia creato un fronte che vede uniti il Pd e addirittura Forza Italia che negli ultimi tempi è riuscita a far confluire ad un’idea di coalizione anche l’ex sindaco Pasquale Tammaro, deciso fino a qualche tempo fa anche a correre da solo. Non ci sono foto dell’incontro (che per la verità, pare siano stati più d’uno) ma sembrerebbe che Salvatore Grillo, Antonio Tammaro, i vertici di Forza Italia e il dottor Pasquale Tammaro si siano seduti intorno a un tavolo. Motivo ufficioso: rilanciare Cercola intorno a un programma condiviso che punti subito al piano regolatore generale. Motivo ufficiale: spazzare via Fiengo e i suoi dal governo locale. Nel marasma generale, sembrerebbe certa la candidatura di Gaetano Busiello con Fratelli d’Italia. Il regista dell’operazione? I rumors (non ci son foto…) vorrebbero dietro l’asse Pd-Forza Italia-Tammaro l’ex sindaco oggi amministratore dell’Anm Ciro Maglione. Si preannuncia un periodo che precede il voto di maggio, davvero infuocato.

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