PIZZO A UN CANTIERE DI SAN GIORGIO A CREMANO: LE MIRE ESPANSIONISTICHE DEI CLAN DI NAPOLI EST SUL VESUVIANO

Senza-titolo-1

I clan camorristici della Periferia Est di Napoli, scenario di una cruenta faida tra consorzi malavitosi che “inquina” un territorio considerato, da anni, dagli inquirenti la nuova “Scampia vesuviana” (leggi), hanno puntato i comuni a Sud del Vesuvio.

La (ulteriore) conferma arriva dall’ultima operazione ad opera della Polizia di Stato di San Giorgio a Cremano, volta all’arresto di un uomo che aveva tentato di estorcere denaro ad un imprenditore edile. Il delinquente, di Ponticelli, venuto in trasferta a San Giorgio a Cremano, si sarebbe recato presso il l cantiere di Via Roma, intimando il titolare della ditta di dargli 1500 euro, e minacciandolo altrimenti di dar fuoco ai materiali e alle attrezzature relative all’attività. La coraggiosa vittima dopo aver fatto credere al malvivente di acconsentire alla richiesta, è riuscito ad allontanarsi e a chiamare il commissariato di Polizia di via Salvator Rosa. Gli agenti, agli ordini del dirigente Sergio Di Mauro, immediatamente recatisi sul posto, hanno colto in flagranza l’uomo che si trovava ancora all’interno del cantiere.

L’arresto in flagrante di Martedì 11 Ottobre rappresenta soltanto l’ultimo episodio di criminalità riconducibile ad un disegno di “espansionismo territoriale” ad opera delle famiglie camorristiche delle Periferia Orientale di Napoli. Disegno che già ad inizi Aprile aveva allertato la zona periferica tra Portici e San Giorgio a Cremano con un escalation di intimidazioni, avvenute nello stretto giro di due settimane, che sarebbero da ricondurre ad un omicidio di Camorra avvenuto 4 anni fa a pochi metri da un asilo e una scuola media: quando a morire crivellato dai colpi di armi da fuoco fu Vincenzo Cotugno, 48 enne originario di Casoria, residente a San Giorgio ma domiciliato a Casalnuovoleggi ).

Le ombre di una esecuzione senza pietà che a distanza di 4 anni anni si sarebbero riflesse, secondo voci di strada (che difficilmente sbagliano), prepotentemente nella zona periferica dei comuni di Portici e San Giorgio con l’esplosione di una bomba carta  ( leggi ) che, a inizi Aprile, distrusse due automobili, e con due raffiche di proiettilileggi ), sparate, a distanza di 48 ore l’una dall’altra, nei pressi nel parco Astino: dove risiederebbe un pregiudicato, ritenuto affiliato ad un clan di Napoli est, in conflitto con i “padroni di casaTroia ( storico cartello criminale con parte dei vertici in galera e con un piccolo esercito di ragazzini criminali a disposizione) per la gestione degli affari illeciti sul territorio.

E non solo: anche le fiamme ad un auto, rubata a Pollena Trocchia, ma incendiata a San Giorgio a Cremano e ritrovata con una testa di maiale mozzata sul tettuccio, sarebbero riconducibili a questa nuova ma vecchia faida che, proprio come l’omicidio di 4 anni fa, non risparmia di sparare in pieno giorno in presenza di ragazzini e cittadini. In seguito alla spirale di atti intimidatori che allertò, al tempo, anche i sindaci di Portici e San Giorgio, il servizio ad alto impatto effettuato dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco del reggimento Campania,  con il supporto dell’elinucleo di Pontecagnano, durante la notte del 25 Aprile, giornata della Liberazione, riuscì ad attuare ben 22 perquisizioni personali e locali e il sequestro preventivo di una Lancia Thesis (blindata e munita di sirene) intestata ad un elemento di spicco del clan D’Amico di San Giovanni a Teduccio, nonché di 2 telecamere ad alta risoluzione costituenti il sistema di sorveglianza installato a protezione della sua abitazione. Nel corso dell’operazione fu inoltre arrestato Danilo Troia, 21enne, di San Giorgio a Cremano, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto affiliato al sodalizio criminale dell’omonimo clan, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto per estorsione di ieri proietta, dunque, nuovamente, a distanza di qualche mese dagli arresti del 25 Aprile, le ombre di un espansionismo camorristico che preoccupa il primo cittadino sangiorgese Giorgio Zinno“Ancora una volta la nostra Polizia di Stato ha sventato un grave episodio criminale  intervenendo prontamente e arrestando un estorsore, giunto in città con l’intento esclusivo di commettere reato. Ringrazio il dirigente Sergio Di Mauro e gli agenti che si impegnano ogni giorno per la nostra sicurezza”.

 Proprio pochi giorni fa il sindaco aveva sentito i rappresentanti delle Forze dell’Ordine del territorio a seguito di alcune segnalazioni arrivate da parte dei cittadini in merito ad episodi pericolosi e a schiamazzi notturni che minano la quiete pubblica: “Si punta a realizzare turni di sorveglianza estesi anche nelle ore serali e durante la notte, con pattuglie che vigileranno soprattutto le aree in cui si verificano episodi ripetuti di inciviltà. – ha aggiunto il sindaco – I controlli saranno svolti come sempre da Polizia e Carabinieri e con progetti speciali, in determinati periodi, anche dai Vigili UrbaniFare rete significa garantire maggiori livelli di sicurezza. La nostra è una città densamente popolata e posta al confine con realtà territoriali più complesse. Questo rischia di far diventare la nostra città obiettivo sensibile di illeciti e di inciviltà. Come avevamo annunciato l’amministrazione non abbassa mai la guardia nella lotta quotidiana alla criminalità e alla inciviltà, infatti stiamo mettendo in campo tutte le risorse necessarie per garantire la quiete e la sicurezza dei cittadini, contando innanzitutto sull’ insostituibile ausilio delle Forze dell’Ordine che con serietà ed impegno operano tutti i giorni sul nostro territorio”.

I commenti sono disabilitati