IL REPORTAGE – Con gli angeli di Emergency, in strada per tutti senza religioni e bandiere, da sempre in trincea

 

Non solo un importante e gratuito presidio sanitario per le fasce più vulnerabili della popolazione; ma anche uno spazio di mediazione, accoglienza ed integrazione, nella Periferia est di Napoli, per chi necessita di un orientamento socio-sanitario sul territorio: il presidio di Emergency di Ponticelli, offre assistenza medica ed infermieristica da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle 18, ai cittadini, italiani e stranieri, che non riescono ad accedere alle cure di base:

Accogliamo – ci dice Andrea Belfiore, volontario di Emergency – nel nostro spazio e nei nostri laboratori di medicina di base, pediatria ed infermieristica le fasce più deboli della popolazioni a cui offriamo, senza alcuna discriminazione tra italiani e stranieri, non solo cure mediche ma anche assistenza e mediazione culturale grazie alla presenza di tre esperti in grado di parlare in arabo, rumeno e russo, e permettere, così, l’orientamento del paziente sul sistema sanitario nazionale. Sono circa 250 i pazienti che mensilmente si recano nei nostri laboratori; molti di più, invece, i numeri delle prestazione mediche che offriamo”.

Sita in uno dei locali comunali presenti all’interno del parco Fratelli De Filippo, e aperta nel Settembre 2015, grazie al contributo della Tavola Valdese e ai fondi raccolti con la campagna sms “La salute è un diritto di tutti”, la struttura gestita dall’associazione di Gino Strada opera in uno dei territori più difficili del Napoletano: la periferia est di Napoli, considerata dalla Direzione Investigativa Antimafia la Nuova Scampia vesuviana a causa delle crude faide di camorra, mirate al controllo del narcotraffico sul territorio, che, da diversi anni, ne insanguinano le strade: “Operiamo in una zona a rischio – continua Belfiore – ma siamo stati accolti abbastanza bene sul territorio. Adesso stiamo cercando sempre più di integrarci nel quartiere. A breve, infatti, faremo partire un servizio navette in tutti i rioni della zona per portare i cittadini che necessitano delle nostre cure sino al nostro presidio. Accogliamo tutti con grande piacere, sia stranieri che italiani. La maggior parte delle persone a cui prestiamo assistenza è di etnia Rom, anche se non mancano anche residenti del luogo e cittadini da zone limitrofe. La maggior parte degli interventi che effettuiamo è di natura infermieristica; non mancano casi di ipertensione, diabete, raffreddamento e prestazioni per donne incinta. Stiamo pensando anche di aprire uno sportello di ascolto per l’assistenza psicologica dato che molto spesso ci siamo dovuti occupare di casi importanti come “amputazioni” che necessitano di un lungo percorso postoperatorio. Speriamo di poterlo aprire il prima possibile”.

Dario Striano

Ph. Alessandro Solimene

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