(Video) Portici – E’ corsa a tre per la Presidenza del Consiglio mentre in Parlamento si discute del mancato insediamento del sindaco Cuomo

In attesa dell’insediamento del sindaco, dibattito di un intervento ieri in Senato, e della designazione della squadra di assessori che coadiuverà il primo cittadino, oggi soltanto in pectore, Enzo Cuomo, nella guida politico-amministrativa della città della Reggia, a tenere banco tra i consiglieri neoeletti è la questione relativa alla Presidenza del consiglio comunale.

Sarà molto probabilmente una sfida a tre quella relativa alla carica di massimo garante dell’assise consiliare. A fronteggiarsi dovrebbero essere, infatti, due rappresentanti del Partito Democratico e uno delle tante liste civiche che hanno fatto parte della larga coalizione capeggiata dal sindaco-senatore Enzo Cuomo.

Papabili per il ruolo di presidente del consiglio comunale, secondo rumors anche interni alla maggioranza, i democratici Davide Borrelli e Claudio Teodonno e il leader de “il CittadinoLuca Manzo. Davide Borrelli siederà certamente per primo alla sinistra di Enzo Cuomo in consiglio, in qualità di consigliere anziano, perchè risultato il candidato più votato alle scorse elezioni comunali. Paradossalmente, però, proprio il giovane esponente del PD sembrerebbe, data la giovanissima età, quello meno indiziato a ricoprire il ruolo di presidente del parlamentino locale: ruolo, tra l’altro, già ricoperto da Claudio Teodonno durante il secondo mandato Cuomo/bis dal 2009 al 2013.

Proprio Teodonno risulterebbe, ad oggi, il favorito per ricoprire l’incarico, sebbene sia “insidiosa” la concorrenza di Luca Manzo, forte del sostegno di molti colleghi eletti tra le civiche e dell’importante risultato elettorale: circa 500 preferenze (risutato il più votato tra le civiche) dopo la costruzione di una lista che ha conquistato un seggio in consiglio comunale, ottenendo più di 1300 voti.

La quadra per la designazione del futuro presidente del consiglio comunale potrebbe essere proprio la nomina degli assessori che saranno chiamati a far parte della futura Giunta Cuomo. Qualora il parlamentare dem volesse accontentare (quasi) tutte le forze politiche (che hanno ottenuto una rappresentanza in consiglio) della sua maggioranza, potrebbe essere proprio Luca Manzo il futuro garante dell’assise. Le 10 posizioni in “palio”- sempre secondo indiscrezioni – potrebbero essere così ripartite: tre assessori per il Pd, uno per Rda, Insieme, Democratici Popolari e Campania Libera; a il Cittadino, dunque, la Presidenza del consiglio; a Per Cuomo sindaco un posto per il ruolo di capostaff e ancora ad RDA la presidenza della Leucopetra. In questo modo sarebbe anche rispettato il patto che il primo cittadino avrebbe stipulato- secondo fonti interne alla coalizione di Cuomo – in campagna elettorale con alcuni candidati: patto che dovrebbe prevedere l’esclusione dalla Giunta di rappresentanze delle liste di diretta espressione del sindaco (“Per Cuomo Sindaco” e “Portici Libera“).

Non da escludere però l’ipotesi che vedrebbe il PD ottenere ben 4 posizioni, tra cui la presidenza del consiglio, forte dei 6000 voti presi alle amministrative. A quel punto in pole position ci sarebbe proprio Claudio Teodonno e la giunta sarebbe espressione, dunque, delle sole liste che hanno ottenuto più di un seggio in consiglio comunale ( 3 assessori per il Partito Democratico, due per RDA e  uno Per Cuomo sindaco). Nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori aggiornamenti sia per quanto riguarda il TotoAssessori che la questione relativa al mancato insediamento del sindaco, finita addirittura all’ordine del giorno in Senato.

Il capogruppo grillino al Senato Piero Cappelletti, incalzato dal senatore porticese Sergio Puglia, nella giornata di ieri, ha sollecitato il Pd nazionale e il presidente del Senato Piero Grasso “per richiederecome si legge su un articolo de il Fatto Quotidiano a firma di Enzo Iurillo – iniziative concrete per evitare che Cuomo usi i sotterfugi parlamentari per arrivare la fatidica data del 16 settembre e godere del vitalizio“. 

Di tutta risposta il sindaco in pectore ha dichiarato che la mancata proclamazione sarebbe dipesa dal lavoro certosino che il seggio centrale, presieduto da un magistrato, starebbe compiendo per accertare il dato elettorale. “Solo menzogne” – ha dichiarato Cuomo ai media locali e nazionali ma, intanto, a distanza di 24 giorni dalle elezioni dell’11 Giugno, Portici è ancora ufficialmente senza sindaco, nonostante dal seggio centrale – come comunicatoci dalla responsabile del seggio – lo scorso 26 Giugno sia stato mandato un fax con il dato di preferenze del sindaco, senza però la data relativa alla proclamazione: “Abbiamo omesso la data della proclamazione – ha detto ai nostri taccuini la responsabile del seggio centrale – su input del commissario prefettizio. E’ stato il prefetto Esposito a dirci di andare con calma con le operazioni per permettergli l’approvazione degli assestamenti di bilancio, dato che il Comune è in predissesto. Qualora dovesse essere proclamato oggi il sindaco non ci sarebbero i tempi tecnici per convocare il consiglio comunale entro il 30 Luglio, termine ultimo per approvare il bilancio. Tutto ciò potrebbe provocare una ricaduta negativa per le finanze del Comune. Noi stiamo facendo un lavoro scrupoloso e certosino. Non sono facili le operazioni che siamo chiamati a fare in Comuni che hanno tante sezioni come Portici“.

Strano che il Commissario prefettizioRoberto Esposito, chiamato, nel Luglio 2016, a traghettare Portici al voto dopo lo scioglimento del consiglio comunale diretto dall’ex sindaco-magistrato Nicola Marrone, abbia smentito categoricamente quanto comunicato dall’ufficio elettorale: “Non ho dato alcun input sulla vicenda. Non è assolutamente vero. A dover di cronaca è vero che entro il 30 luglio bisogna approvare l’assestamento di un in bilancio in predissesto. Stamattina, con un po’ di ritardo abbiamo ultimato quello di Leucopetra, ma sulle vicende politiche non sono mai intervenuto, non essendo di mia competenza. I ritardi credo siano dovuti ad un semplice fatto burocratico date le tante sezioni da controllare. Stessa cosa che sta accadendo, infatti, a Pozzuoli“.

Dario Striano

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.