(Video) Gestione degli appalti a San Giorgio a Cremano: E’ scontro tra Mv5S e Giorgio Zinno

 

comune san giorgio a cremano-2Gestione degli appalti a San Giorgio a Cremano: è scontro tra il Mv5S e il sindaco Giorgio Zinno.

A seguito della lettera inviata dall’Anac al comune di San Giorgio, in risposta ad un esposto protocollato dal consigliere grillino Danilo Roberto Cascone, il Movimento 5 Stelle locale ha indetto per questa mattina una conferenza stampa per fare luce sull’affidamento delle 4 procedure d’appalto segnalate all’Autorità Nazionale Anti Corruzione, diretta dal super-magistrato Raffaele Cantone.

A finire sotto la lente di ingrandimento dei grillini e successivamente dell’Anac, i lavori di adeguamento del plesso scolastico G. Mazzini; la sistemazione e arredo urbano di Corso Umberto I; la manutenzione ordinaria delle fontane ornamentali e delle fontane per bene; ed infine l’impianto termico a servizio della Scuola Noschese. Progetti affidati con procedura eccezionale d’urgenza, e negoziati senza la pubblicazione preventiva del bando di gara: “In alcuni casi era anche giusto affidare i progetti ad una procedura d’urgenza.- chiariscono i grillini – In altri casi è sembrato tutto più un po’ labile. Ma quello che ci interessa è soprattutto il fatto che spesso è venuta a mancare proprio la caratteristica essenziale per dar vita a queste procedure: l’urgenza. Viene detto che bisogna far presto però poi il contratto viene stipulato dopo molto tempo. La seconda perplessità riguarda l’applicazione del principio di rotazione: dato che in queste procedure non c’è stata alcuna rotazione e le ditte contraenti risultano essere sempre le stesse. Infine, una curiosità, forse un caso,tutti e 4 gli appalti sono stati stipulati lo stesso giorno: il 3 Luglio 2015“.

Da qui, dunque, la risposta dell’Autorità diretta da Cantone che “bacchetta” l’amministrazione comunale per i tempi lunghi riguardo la stipula dei contratti “non coerenti con la scelta di ricorrere ad una procedura che avrebbe dovuto garantire proprio l’esecuzione dei lavori in tempi ristretti“; e per la mancata applicazione del principio di rotazione, prevista dal comma 7 dell’art. 122 del Codice degli Appalti, che avrebbe difatti “imposto l’esclusione dall’elenco delle ditte D’Alessandro Costruzioni srl e Dalco srl“, incaricate di eseguire i progetti: “Queste sono opere che, nonostante l’urgenza, non sono state ancora realizzate, e il cui assessore competente al ramo era proprio l’attuale sindaco, Giorgio Zinno. – tuona Danilo Roberto Cascone – Non è la prima volta che ci imbattiamo in queste situazioni. Ormai sono anni che il Comune abusa di queste procedure come l’affidamento diretto, la procedura negoziata senza la pubblicazione preventiva del bando di gara, e le trattative ristrette tra pochi operatori economici che non favoriscono la concorrenza, i principi di parità di trattamento e la trasparenza. Questo è solo il picco di un iceberg. Ad oggi abbiamo presentato più di 20 esposti, tra Procura della Repubblica e Corte dei Conti, attenzionati dall’Autorità Giudiziaria e sottoposti ad indagine. Nessuna di queste indagini risultata essere stata archiviata: chiaro segnale che c’è qualcosa che non va“.

L’interrogazione parlamentare a firma dell’on. Luigi di Maio, del 22 settembre scorso, rappresenta soltanto l’inizio di una battaglia promossa dagli attivisti a 5 stelle che culminerà con “denunce all’autorità giudiziaria.”

La conferenza, svoltasi alla presenza del Senatore a 5 stelle Andrea Cioffi, è diventata anche spunto per tracciare un primo bilancio dell’operato di Giorgio Zinno da Maggio 2015: “Forse è ancora presto per dare un giudizio a questa amministrazione – aggiunge Cascone – ma posso già affermare che non abbiamo assistito alla rivoluzione promessa in campagna elettorale. Sembra di assistere anzi ad un Giorgiano/bis. Eppure abbiamo condotto e continueremo a condurre un’opposizione costruttiva, votando anche con la maggioranza su alcune tematiche importanti, e presentando idee e progetti che riteniamo essere utili per risolvere i problemi cittadini: abbiamo consigliato la revisione della macchina organizzativa dell’ente, la rotazione delle posizioni organizzative dell’ente, l’abbattimento dei costi della politica, l’utilizzo di procedure trasparenti riguardante gli appalti, la pubblicazione, sul sito istituzionale, dell’albo delle ditte di fiducia del Comune etc etc… Consigli che non sono stati neppure considerati dal nuovo governo cittadino“.

giorgio zinnoPuntuale è arrivata la risposta del sindaco Zinno, che dopo aver ribadito la presenza sul sito di un albo per le ditte di fiducia, ha controbattuto agli interventi dell’opposizione: “La nota dall’Anac fa riferimento ad informazioni parziali che il consigliere ha fornito e quindi in questi giorni provvederemo noi stessi ad inviare all’Autoritá Anticorruzione tutti gli elementi che facciano veramente chiarezza, dal momento che dal consigliere non ci sono stati chiesti. Tra le informazioni diffuse vi sono molti punti inesatti: sul sito dell’Anac, nell’ elenco completo degli enti “richiamati” non vi è alcun riferimento al comune di San Giorgio a Cremano; gli appalti presi in esame sono stati affidati a due ditte e non ad una sola come riportato; gli interventi si riferiscono all’anno 2014, e i lavori previsti sono stati effettuati e portati a termine tranne uno. Quindi ancora una volta l’informazione secondo la quale i lavori non sarebbero neanche iniziati è completamente falsa. Inoltre l’Ente ha fatto ricorso alla procedura negoziata ex art. 122 co 7 (del codice dei contratti) nel pieno rispetto della normativa e delle indicazioni dell’ANAC mediante l’utilizzo a rotazione, dall’albo dei soggetti da invitare formato a seguito di idonea pubblicità. In totale, nell’anno 2014, risultano espletate n. 29 procedure per le quali sono state impegnate le ditte dell’elenco, di cui 18 con importo a base d’asta inferiore ai 40.000 Euro (cifra che avrebbe consentito anche la trattativa privata diretta ma che per trasparenza non è stata fatta) e 11 per importi inferiori ad e 200.000 (la normativa consente le procedure negoziate fino ad 1.000.000 di euro). Quanto sopra può ritenersi confermato anche dalla interrogazione parlamentare presentata dall’On. Di Maio con la quale si richiede al Ministero dell’Interno se, con riferimento alla procedura oggetto dei rilievi, “non ritengono di dover assumere iniziative normative urgenti, al fine di prevedere controlli e procedure più stringenti per l’attivazione delle procedure d’urgenza previste dal codice degli appalti”. Insomma, é la conferma che l’iter adottato non è fuori norma. Inoltre per queste procedure non si parla neanche di procedure d’urgenza. Gli elementi parziali hanno fatto pensare a una rotazione non effettuata per due ditte che hanno vinto due appalti. Ovviamente la nota dei dirigenti sarà più dettagliata proprio perché la politica dovrebbe occuparsi di quali sono le opere da realizzare più che di quale è la procedura da utilizzare. Spero che su questi temi avrò prima o poi almeno mezza proposta da Cascone, il quale che non ha mai presentato alcuna idea, in sede di bilancio, neanche rispetto ai due milioni di euro da poter utilizzare per opere a favore della cittá. Nonostante la carenza di personale, oramai cronica, sono fiducioso che il lavoro fatto dalla macchina amministrativa risulterà sempre nell’alveo della legge e nel rispetto dei regolamenti“.

I commenti sono disabilitati