Un bimbo cinese, la prima vittima dei botti. A Sant’Anastasia la comunicazione contro i botti a favore degli animali

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La prima vittima dei botti di capodanno, due giorni prima dei festeggiamenti. Ammesso sia da persone intelligenti, festeggiare l’addio all’anno vecchio con petardi e fuochi d’artificio. Un bimbo cinese di 11 anni si è ferito al volto con i giochi pirici comprati dal padre  denunciato dai carabinieri per lesioni colpose: è successo a Casamarciano. Il bambino è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Nola e poi trasferito nell’ospedale Pediatrico Santobono di Napoli. I medici gli hanno diagnosticato “trauma facciale con lesioni dermo-epidermiche superficiali e profonde al volto” e lo ritengono guaribile in 15 giorni. Da accertamenti eseguiti dai carabinieri della Stazione di Saviano intervenuti in via Seminario, dov’è successo l’incidente, è emerso che il padre 44enne del giovane infortunato gli aveva comprato una confezione di giochi pirotecnici di libera vendita, i cosiddetti «mini-cicciole», consentendo al piccolo di esploderli da solo, il bambino si è ferito a causa di una fiammata dell’artifizio. Il genitore è stato denunciato per lesioni personali colpose. I Comuni di Portici, di Ercolano e di San Giorgio a Cremano hanno (brillantemente) applicato un’ordinanza a “botti zero” che vieta in città la totale commercializzazione di qualsiasi fuoco pirotecnico. Lodevole l’iniziativa a Sant’Anastasia dell’assessore Cettina Ciliberti che ha affidato ad una comunicazione intelligente il messaggio a festeggiare diversamente, anche perchè i botti sono pericolosi per gli animali, non solo i randagi. Nei manifesti affissi a Sant’Anastasia un cane e un gatto coi copri orecchie e un vademecum per gestir meglio gli animali quando gli stupidi “sparano ‘e bott'”.

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