“ Terra Dimenticata”: Il comitato promotore della battaglia condotta da Don Patriciello, chiede chiarezza su Somma Vesuviana

Don Maurizio Patriciello, parroco anticamorra e ambientalista durante l'incontro nella sua parrocchia con il ministro all' ambiente, Andrea Orlando, Caivano (Napoli), 20 giugno 2013.<br />
ANSA/CESARE ABBATE

Somma Vesuviana per 35 anni è stato lo sversatoio di tutta la provincia di Napoli.  Poi, la perseveranza di un sindaco della società civile e dei suoi consiglieri comunali, nel 1993-94, spinse a chiudere la discarica del Monte Somma. Sono trascorsi quasi 20 anni da quella chiusura, ma non si conosce se è stata effettuata una reale bonifica e quali accertamenti sono stati eseguiti.

Inoltre cave abusive piene di rifiuti solidi urbani ed industriali, siti altamente tossici diffusi su tutto la nostra area, il vertiginoso aumento di casi di morte per tumore, completa la consapevolezza del devastante inquinamento del territorio. Ma, nonostante tutto, Somma Vesuviana non è rientrata ancora nei piani di bonifica per “La terra dei fuochi”.

La voglia di far luce su tutto questo porta un gruppo di cittadini, che si sentono vicini e parte integrante della battaglia condotta da Don Patriciello, ad istituirsi come comitato promotore “Terra dimenticata”.

Chiedono a gran voce il completamento di una mappatura dell’area che individui siti tossici con una conseguente bonifica dell’intero territorio e l’istituzione di un registro tumori regionale. Il comitato ritiene che la tutela del diritto alla salute debba essere uno degli obiettivi principali dell’azione politica da parte delle istituzioni e, a tal fine, si impegnerà in una serie di iniziative per il raggiungimento di tali obiettivi.

COMUNICATO TERRA DIMENTICATA

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