Spari per un cappellino a San Giovanni Teduccio, 3 arresti e un fermo per tentato omicidio: c’è anche un minore
E’ in corso a Napoli un’operazione di polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta dalla Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone, nonché di un decreto di fermo emesso nei confronti di un minorenne, tutti gravemente indiziati dei reati di tentato omicidio e detenzione e porto di arma da fuoco.
In carcere Gaetano Argentato, 49 anni, il fratello Carmine Argentato, 38 anni, e Alessandro Argentato, 20 anni, figlio di Gaetano. Il decreto di fermo riguarda un nipote di Gaetano Argentato, 17enne, M.A., anche lui ritenuto responsabile di tentato omicidio aggravato e detenzione e porto di arma da fuoco.
Il fatto è accaduto il 16 febbraio di questo anno, quando i quattro indagati incontrarono in via Bussola, nel rione noto come Bronx del quartiere di San Giovanni a Teduccio, F.C., minorenne anche lui, e il padre di questi, C.C.
Il ragazzino aveva un cappello che piaceva agli Argentato, che volevano a tutti i costi sapere dove era stato comprato e quanto era stato pagato. L’evasività delle risposte dei due fece nascere un diverbio che degenerò nell’uso delle pistole. I colpi esplosi dagli Argentato ferirono per sbaglio P.M., 27 anni, colpita da un proiettile dopo essersi affacciata alla finestra della sua abitazione per vedere cosa stesse accadendo.
I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.