“Mancava il pezzo da novanta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, per travolgere ciò che resta della mala di Ercolano” così scrive Mary Liguori sulle colonne de Il Mattino, prima on line e poi di carta, il primo giornale a dare la notizia. E trema ad Ercolano, non solo la mala. Perché nei meandri dei libri neri di lady camorra ad Ercolano ci sarebbero anche i colletti bianchi. Tremano gli appalti e di conseguenza, trema la politica. Andiamo per ordine. “Da oggi anche Enrichetta Cordua, 45 anni, lady camorra di spessore che ha guidato il cartello criminale dei Birra-Iacomino per anni, è una pentita. Ed è la seconda donna che si stacca dalle file della criminalità organizzata vesuviana. Prima di lei, Antonella Madonna, moglie del ras al 41bis, Natale Dantese, ha fatto la scelta di passare dalla parte dello Stato, ma la sua fu una decisione dettata più dall’istinto di sopravvivenza che dalla prospettiva di una vita dietro le sbarre”. Scrive la Liguori che la nera ha iniziato a farla dalle colonne di questo giornale. Donna Enrichetta stava in carcere scontando un ergastolo perché diversi pentiti l’avevano accusata dell’omicidio di Gennaro Brisciano collaboratore di giustizia ammazzato nel 2001. donna Enrichetta ha gestito acquisti, vendite e partecipazioni di uno dei clan più influenti a Ercoloano e per una serie di ramificazioni, tra i più pericolosi non solo dell’hinterland napoletano. Perché se i rivali storici degli Ascione, coi Papale avevano ramificazioni mafiose, i Birra-Iacomino erano riusciti nonostante una faida lunga venti anni a ristabilire il potere tessendo nuove alleanze, non ultime quella coi Gionta di Torre Annunziata e  quella fortissima coi Lo Russo (i capitoni) oggi in lotta per il predominio delle piazze di droga della periferia orientale, quelle dei Licciardi e di quel che resta dell’Alleanza di Secondigliano. Lady camorra Enrichetta Cordua sa chi, come quando e anche i perché di accordi, disaccordi, faide ed agguati mortali. Conosce i libri mastro dell’eroina e delle estorsioni. Tremano i vecchi e i nuovi boss e chi sui libri mastri è segnato con asterischi e palline. Tremano tutti, dopo il colpaccio del pool anticamorra coordinato dal Pm della Direzione distrettuale antimafia coordinato da Filippo Beatrice e prima da Pierpaolo Filippelli (oggi a Torre Annunziata).