Sgominata ‘Napoli Group’, holding del falso temuta anche dalla Bce: spacciata in Germania anche una banconota da 300 euro, taglio inesistente

euro falsi

Vasta operazione dei Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria e di quelli dei Comandi Provinciali di Napoli e Caserta nei confronti di 56 persone, arrestate. Le accuse sono associazione per delinquere, falsificazione di monete, spendita ed introduzione nello Stato di monete falsificate, falsificazione di valori di bollo e contraffazione di altri pubblici sigilli. Il gruppo di falsari era noto in tutta Europa e faceva parte del cosiddetto “Napoli Group”, sigla che include varie organizzazioni campane ed a cui, secondo gli inquirenti, è riconducibile il 90% degli euro falsi nel mondo. Il “Napoli Group”, molto temuto dalla Bce, era costituito da undici associazioni a delinquere ciascuna delle quali specializzata in un compito: dallo stoccaggio al trasporto alla spendita al minuto delle banconote. Nel corso dell’operazione sono state scoperte una stamperia ad Arzano (Napoli) e una zecca a Gallicano (Roma). La banda, ha spiegato il comandante del Nucleo falsificazione colonnello Ferace, ha osato addirittura stampare una banconota da 300 euro, taglio che non esiste: banconota poi spacciata in Germania.

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