Sette Comuni una sola devozione, nasce la Rete delle Sette Madonne: Sant’Anastasia, Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Scafati, Somma Vesuviana e Villa di Briano.
La Madonna come filo rosso che unisce sette comuni e li rende una grande comunità: una comunione di intenti e visioni tra sette Comuni campani uniti dal desiderio di custodire la memoria profonda della spiritualità popolare. In ciascuno dei comuni fondatori, la figura della Madonna si manifesta nei corpi, nei canti, nei passi scalzi dei pellegrini, nei voti sussurrati, nelle feste di popolo: segni di una devozione che non è solo fede, ma resistenza culturale. Una spiritualità che ha saputo attraversare i secoli sfidando l’omologazione e custodendo, in forme poetiche e concrete, l’anima profonda della Campania.
La Rete nasce per questo: non per celebrare il passato, ma per difendere un patrimonio vivo, agito, comunitario. Perché le tradizioni popolari, quando sono abitate con amore, non sono folklore, ma tecniche dell’anima: modi per abitare il tempo con consapevolezza, per educare lo sguardo, per resistere con gentilezza.
In questo orizzonte prende forma il Premio “Sette Madonne”, un riconoscimento che non si limita a premiare, ma che onora chi ha saputo far emergere la spiritualità popolare come linguaggio dell’umano: artisti, studiosi, comunità, voci marginali, visionari.
La prima edizione sarà dedicata alla memoria del Maestro Roberto De Simone, che con la sua opera ha saputo ascoltare il silenzio della tradizione e restituirgli parola, suono, dignità.
Il Premio sarà conferito il 6 e 7 settembre a Mercogliano, nell’ambito della Festa di Montevergine, festa della Madre di tutti: Mamma Schiavona. Luogo dove si chiude e si apre, idealmente, il ciclo delle feste mariane della Campania. Un altare, un rifugio, un’alleanza. E il premio Sette Madonne sarà consegnato, sabato 6 settembre, ai Battenti dell’associazione Santa Maria dell’Arco.
La Rete delle Sette Madonne appare un gesto politico e poetico insieme: un’alleanza tra territori che scelgono di fare della Madonna un simbolo di giustizia, accoglienza, resistenza e fiducia, e delle proprie radici popolari una leva per generare futuro.
«Sant’Anastasia partecipa con orgoglio alla nascita della Rete delle Sette Madonne _ dice il sindaco di Sant’Anastasia, CarmineEsposito_ un progetto che mette in dialogo territori diversi ma uniti da una stessa radice di fede e di cultura. Custodire le nostre tradizioni significa difendere la memoria e trasmettere ai giovani un patrimonio che appartiene a tutti, perché capace di parlare al cuore delle comunità. La Madonna, nelle sue molteplici espressioni popolari, è simbolo di resistenza e di speranza, ed è per noi un invito a guardare al futuro senza smarrire le radici profonde della nostra identità.»
«Questa Rete è un segno concreto di come la cultura popolare possa diventare strumento di coesione e di crescita collettiva_dice l’assessore alla Cultura di Sant’Anastasia, Veria Giordano_ le feste, i riti, i canti e i gesti che attraversano i nostri paesi non appartengono solo al passato, ma sono linguaggi vivi che continuano a generare comunità e bellezza. Condividere questo cammino con altri Comuni campani significa dare nuova forza a una spiritualità che ha plasmato i nostri territori e che merita di essere custodita e riconosciuta come patrimonio culturale e umano di tutti».
I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.