Scuole, bar e ristoranti chiusi: al Centro Commerciale le Aquile di Sant’Anastasia fanno la sfilata delle mascherine. E non interviene nessuno

Sant’Anastasia – Indignazione e sgomento. Accuse e tanti appelli a maggiori controlli da parte delle autorità cittadine. La fotografia che ritrae la “sfilata delle mascherine” al Centro Commerciale le Aquile di Sant’Anastasia fa tanto discutere e l’annuncio nei giorni scorsi del fotocontest sui canali social del centro, i cui negozi il sabato e la domenica come da ordinanza governativa restano chiusi, non lasciano scampo ai dubbi: si poteva evitare, tutti potevano sapere compresi vigili urbani e carabinieri, sindaco e amministrazione comunale. Sui vari gruppi social di Sant’Anastasia molti cittadini chiedono l’intervento del primo cittadino Carmine Esposito, molto attento proprio alle dinamiche social e protagonista come tanti sui colleghi di dirette e iniziative online per rilanciare e promuovere iniziative dell’amministrazione, intervento che però non c’è stato, ad oggi si intende.

“Le polemiche di questi giorni sull’opportunità di tenere le scuole aperte incominciano ad essere stucchevoli, strumentali e figlie di uno stupido protagonismo – scrive Esposito sulla sua pagina istituzionale di sindaco  – Io decido seguendo le leggi e le regole degli organi preposti. Devo dire però, poiché le ho visitate, che le scuole sono i luoghi più sicuri per i bambini ed i ragazzi. Al contempo devo constatare invece che tante persone e soprattutto tanti genitori fanno uscire per strada e in gruppi i figli che non osservano alcuna misura di sicurezza e protezione. Stiamo diventando un Paese strano dove il senso civico e le azioni giuste sono sempre più rare”. Un paese, almeno Sant’Anastasia, davvero stranissimo.

 

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