SCRIVERE DA GIORNALISTA – Gli alunni-cronisti del Liceo Di Giacomo di San Sebastiano al Vesuvio in visita a casa Massimo Troisi
Due occhi e un volto appena accennato, due tetti di casa a rappresentare il Vesuvio: questa è l’immagine che ci accoglie e ci saluta quando visitiamo la casa del Massimo “nazionale” in Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano. A riceverci all’entrata è il fratello Luigi che ci ha fatto compagnia per tutta la durata della visita, alla casa e alla mostra fotografica, raccontandoci di lui e della sua vita. Appena entrati nella casa, o meglio della ricostruzione con ciò che è stato portato dalla sua dimora di Roma, quello che più ci colpisce è la presenza di numerosi strumenti musicali. Massimo era anche un musicista? La risposta del fratello è stata negativa. “Tutti quegli strumenti-racconta Luigi- erano per gli amici che invitava a casa sua per trascorrere piacevoli serate”.Suggestivi sono soprattutto i tanti ritratti di Massimo e le tante foto, tra cui quella della sua amata San Giorgio, e delle copertine dei suoi film che riempiono le pareti di tutta la casa. Molti sono gli oggetti e le curiosità che troviamo: la carta d’identità, il tavolino e i giochi per lo svago, il borsone e la divisa da calcio, una sua statua. Possiamo notare che Massimo amava conservare qualche oggetto dal set di ogni film: la bicicletta usata nel “Postino”, un megafono, un ciak, dei copioni. Oltre alla casa, la sua vita è descritta dalle foto della mostra fotografica sempre in Villa Bruno. La prima foto che Luigi ci ha fatto vedere è quella di Massimo da neonato con la quale ha vinto il primo premio per il concorso Mellin. Subito dopo ci sono le foto con la famiglia, con i numerosi amici, fra i quali Pino Daniele, Maradona, Lello Arena, con le sue donne tra cui Anna Pavignano. Non potevano mancare foto tratte dalle scene dei film, di Massimo al lavoro con la sua cinepresa e, molto importante quella di Massimo, unico italiano tra tutti rivali americani, nominato per la notte degli Oscar. Come ultima foto c’è quella scattata il 3 Giugno 1994, il giorno prima della sua morte, con tutti gli amici e le maestranze del film “Il postino” appena finito di girare a cui, secondo la testimonianza del fratello, Massimo disse: “Ricordatevi di me!”.
L’articolo è stato scritto da: Chiara Castaldo e Sara Montella- alunne del Liceo Statale “S.Di Giacomo”. Il gruppo di studenti che partecipano al modulo “Scrivere da giornalista”, nell’ambito del Programma Regionale Scuola Viva – 2 Edizione hanno dato prova delle competenze acquisite nella ricerca del contatto, organizzazione dell’incontro e realizzazione dell’intervista al fratello di uno dei personaggi più amati della cultura e dello spettacolo partenopei: Massimo Troisi.
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