Scambio elettorale politico mafioso: sette arresti dei carabinieri a Cercola

Cercola – Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda a carico di sette indagati accusati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.

Trenta euro a voto, un pacchetto di voti per 1.800 euro sono i punti su cui fanno riferimento le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco e da quelli della locale tenenza di Cercola. Nel corso delle indagini, alla luce di alcune intercettazioni, si fa riferimento anche alle prossime Europee. Secondo alcuni dialoghi intercettati, la camorra puntava da almeno un anno alle consultazioni di giugno prossimo.

Sotto i riflettori finiscono così Antonietta Ponticelli (Europa Verde), figlia dell’ergastolano Gianfranco Ponticelli, Giusy De Micco, candidata consigliera comunale, iscritta nella lista di Europa Verde (è la sorella di Sabino, consigliere municipale a Ponticelli, da poco con Fratelli d’Italia di cui pare sia capogruppo), in uno scenario in cui è coinvolto anche il padre della candidata Giusy De Micco.

Si stavano preparando alle Europee, dopo aver condotto una campagna elettorale per la municipalità di Ponticelli e per il consiglio comunale di Cercola. È questo lo scenario che emerge dalle indagini condotte in queste ore nei confronti di uno spaccato della periferia orientale e dell’area vesuviana da parte della Dda di Napoli.

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