SAN GIORGIO A CREMANO. FLASH MOB IN PIAZZA TROISI. 1000 STUDENTI TESTIMONI DI SOLIDARIETA’ PER I MIGRANTI.

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Si è conclusa a San Giorgio a Cremano l’iniziativa nazionale indetta dell’UNICEF contro le stragi di bambini nel Mediterraneo. Quasi 1000 studenti degli istituti del territorio hanno partecipato al flash mob in piazza Troisi, osservando 2 minuti di silenzio, tutti stretti in un grande virtuale abbraccio con i loro coetanei che fuggono dai propri paesi rischiando la vita.

San Giorgio a Cremano, unica sede dell’Ambasciata Unicef in Italia, ha lanciato attraverso i bambini e i ragazzi del territorio il grido impetuoso alla Comunità Europea per fermare le stragi e aprire un varco per gli aiuti umanitari. Lo abbiamo fatto con un rispettoso silenzio perché un gesto come questo vale più di mille parole. Presente anche la Presidente dell’Unicef Campania, Margherita Dini Ciacci, il sindaco Giorgio Zinno e autorità civili e miltari.

Nel 2015, oltre 800 bambini sono morti e quelli sopravvissuti vivono nei campi fra disperazione ed esclusione. Chi crede che la vita vada rispettata e che i Bambini, TUTTI I BAMBINI, siano il futuro del Mondo – che il Mondo abbia un futuro – chi crede che l’umanità sia una, si sieda con bambini, mamme e amici per un po’ sulla nuda terra. In uno dei tragici sbarchi a Lampedusa una madre finì in mare mentre stava dando alla luce la sua creatura e sprofondò nel fondo dell’Oceano, trascinata dal cordone ombelicale. Su una spiaggia, un bimbo a faccia in giù finiva di vivere e tutti piangemmo; ma ciò sta avvenendo ogni giorno e non ci interessano più come avviene per le morti per fame sete malattie e guerre nel Terzo Mondo: fatti di vergona. Ma se l’ordinario è morte, indignarci vuol dire ricordare che siamo nel Mondo un unico popolo di Dio, destinato a vivere insieme sull’unico Pianeta che abbiamo. Sedetevi dunque per terra in silenzio, scattate una foto e trasmettetela all’indirizzo email del Comitato. perché l’Unicef possa considerarvi TESTIMONI DI SOLIDARIETÀ’ per i bambini che muoiono. In Campania, i comitati provinciali si stanno già mobilitando con scuole, istituzioni e forze sociali, in nome di una fratellanza dimenticata e di un’accoglienza non ancora compresa. Fatelo per i vostri figli genetici che domani, lo vogliate o no, dovranno convivere con tutti i bambini del Mondo, in pace o in guerra, dipenderà da voi. Per ulteriori informazioni e per inviare le foto scattate rivolgersi alla sede regionale Unicef ed alle sedi provinciali di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno.

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