Riceviamo e pubblichiamo – VOLLA_Finale di Partita: dove PD non significa Partito Democratico, ma “Peripatetici Disperati”

riccardo festa

Prima “passeggiavano” sui marciapiedi della città spargendo veleni, gettando fango su chiunque osasse essere critico nei confronti del loro operato, raccontando una realtà che non esisteva; oggi “passeggiano” disperatamente sulla carta stampata e sul web  rilasciando dichiarazioni imbarazzanti che fanno emergere la verità fino ad ora nascosta: la causa reale di quanto avvenuto nasce dalle divergenze e dalle contrapposizioni tutte interne al PD. Quest’ultimo e il suo sindaco si accusano a vicenda dei ritardi, delle inadempienze, delle scelte sbagliate. Hanno tentato in tutti i modi, in questi anni, di scaricare sempre sugli altri le proprie responsabilità. Prima sulla precedente amministrazione, poi su SEL, poi sulla lista civica. Noi abbiamo tentato di fare luce sulla realtà dei fatti che attraversava l’amministrazione, abbiamo tentato di fare chiarezza, abbiamo cercato di dire la verità. Sembra di aver vissuto l’opera teatrale di Beckett, Finale di Partita: “I protagonisti sono Hamm, un anziano signore cieco ed incapace di reggersi in piedi, ed il suo servo Clov, che al contrario non è capace di sedersi. Trascinano la loro esistenza in una casetta in riva al mare, nonostante i dialoghi suggeriscano che in realtà all’esterno della casa non esista più nulla, né mare, né sole, né nuvole. I due personaggi, dipendenti l’uno dall’altro, hanno passato anni a litigare e continuano a farlo durante lo svolgimento dell’opera”. Sindaco e PD continuavano a litigare nelle stanze del Comune e nella sede di partito non rendendosi conto che fuori la città degenerava senza più guida né governo. Avevamo ragione sulle politiche economiche, sul Puc, sulle questioni riguardanti l’etica pubblica, sulla poca trasparenza dell’azione amministrativa, sulla gestione del verde urbano, sull’assetto della macchina comunale, sulla conduzione delle strutture sportive e su tante altre cose che già in passato abbiamo evidenziato. Abbiamo tentato di ribaltare l’assunto secondo il quale la politica serve principalmente alle carriere personali, alla gestione del potere, a garantire consenso attraverso lo scambio di favori con diritti. Sindaco e PD hanno cercato spregiudicatamente, secondo la logica del “divide et impera”, di separare l’ex assessore all’urbanistica dal suo partito, di sottrarre il consigliere comunale a SEL, di cotrapporre i consiglieri della lista civica tra loro e questi con vicesindaco; ma, tale strategia è servita solo a occultare la loro frammentazione interna, a introdurre nell’amministrazione ulteriori elementi di instabilità e a non concentrarsi sui tanti problemi da affrontare e da risolvere nell’interesse della collettività. Questa triste pagina della politica vollese va lasciata ormai alle nostre spalle e insieme a essa anche coloro che l’hanno scritta. Bisogna tentare di ricostruire sulle macerie lasciate coinvolgendo i cittadini nella realizzazione di un progetto di riscatto per questa città. Un progetto da elaborare insieme, non un progetto da offrire attraverso il quale raccogliere consenso, ma un progetto in cui i cittadini partecipino in prima persona nella fase di realizzazione, un impegno attivo, una discesa in campo dal punto di vista politico che veda coinvolte le migliori esperienze, professionalità, intelligenze, nuove e giovani di questa città, che siano capaci di creare uno spartiacque tra quanto accaduto e quanto si sogni e si desideri possa accadere. Non è scontato che progetti reali di cambiamento possano avere successo, no, non lo è; però, bisogna avere il coraggio di tentare. Bisogna rendersi disponibili a esporsi in prima persona, bisogna smettere di delegare, è necessario riappropriasi degli spazi della politica che sono stati mortificati e offesi. Volla è una città ferita, profondamente ferita, ma ci sono alcune cose che possono essere ancora fatte: non concedere più spazio a chi l’ha ferita e assumersi la responsabilità di accompagnarla oltre il buio del presente.

Riccardo  Festa ex assessore all’urbanistica, coordinamento provinciale SEL

I commenti sono disabilitati