Di seguito riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci dall’ex consigliere del Forum dei Giovani di Portici, Antonio Bibiano:
“Gentile redazione de “L’Ora Vesuviana”,
con la presente intendo innanzitutto rivolgere i miei ringraziamenti per l’opportunità accordata non allo scrivente, ma a tutti i criminali rei di pensarla diversamente dai vertici dell’Amministrazione Comunale di Portici riguardo alla gestione del Forum dei Giovani di Portici. Nella remota speranza di riuscire a dar voce, nel mio piccolo, almeno ad una parte di un diffuso malcontento.
Lanciandomi nell’impresa (quasi eroica!) di sintetizzare due anni di mandato a dir poco sofferti e controversi – con la speranza di non far addormentare anche i lettori più affezionati e coraggiosi – potrei iniziare proprio dalla fine: la mia lettera di dimissioni dalla carica di Consigliere del Forum. State sereni, non sono tanto sadico da riportarla nella sua interezza, ma devo necessariamente ritornare brevemente sui suoi principi ispiratori.
Le motivazioni che mi hanno spinto a rassegnare le dimissioni sono state molteplici e cumulatesi, mio malgrado, nel corso del tempo. A partire dai ritardi, dalle opacità, dalle irregolarità formali e sostanziali che hanno caratterizzato l’ inizio del mandato di questo Forum, per finire con l’ inevitabile, nonché umiliante accostamento – da parte dell’ opinione pubblica locale – del Forum tutto (non più “solo” a movimenti territoriali, ma anche) a forze politiche nazionali di stampo fascioleghista. Nonostante i distinguo, le denunce e resistenze mie e di altri consiglieri (rectius pericolosi sovversivi). Stuprando la vera natura ed il fine ultimo di un organo istituzionale di rappresentanza giovanile quale il Forum. Mi riferisco, in particolare, ai principi di apartiticità, trasparenza e partecipazione.
Troppe, inoltre, le domande e le richieste di chiarimento rimaste inevase, rivolte sia dal sottoscritto che da altri colleghi (rectius seccatori), sia a chi ha guidato quest’organo sia agli organi comunali competenti:
- A cosa sono stati dovuti i ritardi e, talvolta, addirittura le omissioni burocratico-amministrative in relazione al procedimento di insediamento del Forum, alla nomina dei membri di diritto, nonchè alla decadenza e sostituzione dei consiglieri in caso di assenze reiterate e dimissioni, come da statuto?
- Perché sprecare risorse pubbliche non affiggendo manifesti fatti stampare appositamente per la promozione di un progetto regolarmente approvato su proposta di un Consigliere del Forum? Perché non fornire i dovuti chiarimenti a quanti – compreso un Consigliere del Forum dei Giovani di Portici – denunciarono delle pretese di pagamento da parte di alcuni per partecipare ad un evento pubblico promosso dal Forum stesso, ergo, per sua stessa natura, senza scopo di lucro?
- Perché decidere di non convocare più il Consiglio del Forum, proprio quando il gruppo di lavoro costituito ad hoc (e di cui ho avuto l’onore e l’onere di far parte) aveva presentato in Consiglio una formale proposta di modifica dell’attuale Statuto?
Modifiche che avrebbero sicuramente contribuito a dar vita a principi come: trasparenza, semplificazione, autonomia, efficacia ed efficienza. Allontanando questo organo da ombre e dubbi sull’ ingombrante presenzialismo dell’ amministratore locale di turno, mosso unicamente dal soddisfacimento dei propri appetiti elettorali attraverso la cooptazione di qualche giovane malcapitato.
Tuttavia, sulla scorta dell’unico interesse che mi ha sempre mosso: quello collettivo, mi sono sforzato di salvare il salvabile, collaborando con tutti e portando avanti idee e proposte. Penso, ad esempio, al “Progetto mimosa. Ho sbattuto contro la porta”. Un progetto contro la violenza sulle donne, tema da me sempre reputato centrale nella città di Teresa Buonocore. Un progetto che, attraverso un primo approccio ed una iniziale consulenza telefonica gratuita da parte di specialisti del settore, ha aiutato concretamente delle donne in difficoltà. Insomma, tutto, fuorchè il solito evento esclusivamente teorico, autoreferenziale, occasionale e fine a se stesso. Ciò detto, mi sento in dovere di specificare che non sono di certo stato l’unico ad impegnarsi in tal senso, senza contare che avrei potuto fare anche io sicuramente di più, nonostante i tanti impegni; ma è altrettanto vero che gli altri membri del Forum che hanno presentato un progetto si contano sulle dita di una mano. A tal proposito, basti pensare che se ognuno dei trenta membri di questo organo avesse presentato un progetto al mese, in media, avremmo approvato ed offerto alla nostra comunità quasi due progetti al mese. Non avremmo di certo portato la pace nel mondo od aumentato l’ indice di occupazione, ma avremmo ottenuto l’importante risultato di dimostrare alla Città che è possibile unire: giovane età, competenza, buona volontà ed onestà. Ci tengo a precisare, però, che questa inefficienza/inefficacia del Forum – salvando la pace di sporadici momenti di attivismo e produttività, seppur individuali e mai collettivi/unitari – è soprattutto figlia delle tante lacune statutarie ed opacità burocratico-amministrative di cui sopra. Rispetto alle quali una gestio fondata sulla buona fede ed il buon senso avrebbe dovuto, ad esempio, spianare la strada alle relative proposte di modifica. Basti pensare che il numero legale atto a rendere possibile lo svolgimento dei consigli è stato spesso mantenuto grazie al formidabile strumento della delega, che ha permesso di risultare presente anche ad una nuova figura mitologica: il consigliere-fantasma. Un mostro metà consigliere di diritto, nominato in rappresentanza del proprio istituto superiore ed ormai diplomato, metà consigliere in fuga, trasferitosi a tempo indeterminato all’ altro capo del Paese. Impedendo, così, ad altri giovani più volenterosi e motivati l’ ingresso nel Forum.
Ma veniamo alla più stringente attualità. Durante l’ennesimo, edificante Consiglio Comunale di venerdì 19 febbraio 2016, si è scritta, tra lo stupore generale, un’ulteriore pagina nera. La maggioranza consiliare, infatti, ha respinto (sempre tra lo stupore generale), l’istanza di tanti giovani porticesi in relazione all’ estensione dell’ orario di votazione per il rinnovo del Consiglio del Forum dei Giovani di Portici. Già, in quanto l’attuale, popolarissima Amministrazione Comunale ha pensato bene di individuare come “election days” due giorni infrasettimanali, il 24 ed il 25 Febbraio, ergo lavorativi, in fasce orarie in cui i giovani porticesi sono a scuola, all’università, od a lavoro. Attività, forse, sconosciute a certi politici?
Ciononostante, l’appello accorato che sento di dover rivolgere ai giovani porticesi è quello di cercare, ovviamente nei limiti del possibile, di difendere con le unghie e con i denti il proprio diritto al voto. Io ho scelto di non ricandidarmi, soprattutto perché ho l’insolita convinzione che chi predica il rinnovamento deve avere anche il coraggio e la coerenza di praticarlo. Proprio per questo, però, sarò sempre e realmente al loro fianco. Faccio, infine (ebbene sì, per la vostra gioia il supplizio è finalmente terminato), l’in bocca al lupo a tutti i candidati; con l’augurio di preservare la propria libertà ed avendo come unica stella polare l’ interesse collettivo”.
Ad maiora!
Dott. Antonio Bibiano
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