Raccontare l’acqua, Gori all’evento con le scuole per la presentazione del Museo delle Acque a Sant’Anastasia

Centinaia di studenti, numerosi adulti, si sono riuniti per un evento dedicato alla conoscenza e alla salvaguardia dell’acqua, nell’aula polifunzionale di Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.
L’associazione culturale Terre di Campania in collaborazione con Gori Spa, (l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato a circa un milione e mezzo di cittadini residenti in 75 comuni tra le province di Napoli e Salerno) e in condivisione con padre Gianpaolo Pagano, priore del Santuario anastasiano, hanno condiviso per il quarto anno un progetto che mira a formare i giovani, e non solo, perché si crei una cultura dell’acqua e si lavori per garantire a tutti la sua fruizione, come previsto dai Diritti Fondamentali dell’Uomo.
L’Agenda 2030 ricorda che l’accesso all’acqua è stato riconosciuto a livello internazionale come un diritto umano universale, autonomo e specifico. Di questo diritto fondamentale – si legge in una nota – ha dialogato Nino Daniele, filosofo, giornalista, scrittore, impegnato per l’affermazione dei Diritti Umani e della Pace. “Non solo la vita biologica nasce nell’acqua” ha ricordato Daniele “ma la vita sociale, aggregata in comunità, è nata lungo i corsi d’acqua. Senza acqua non c’è pace, perché gli uomini lottano per questo bene indispensabile. Occorre perciò, come insegnava Aldo Masullo, che l’individuo si senta parte di una comunità e ne rispetti regole e beni per raggiungere una convivenza pacifica e progredire”.

Come parlare dell’acqua e della necessità di tutelarla senza annoiare o diventare ripetitivi? Quale mezzo può favorire una narrazione integrata e interessante? Terre di Campania ha individuato un possibile strumento educativo nell’arte, dando vita ad una collettiva artistica fatta di opere realizzate dapprima su sagome a forma di goccia, poi su totem e quest’anno su tessere di mosaico, che vanno a comporre un racconto sfaccettato e poliforme che ha per protagonista l’acqua e i cui narratori sono artisti e studenti di licei artistici della Campania, coordinati da Giuseppe Ottaiano. Nell’aula polifunzionale è stata allestita l’installazione ‘Le figlie dell’Acqua’: il discorso è proseguito con il linguaggio teatrale, con lo spettacolo Nell’Acqua, ideato da Valentina Mustaro per la compagnia La Ribalta, nel quale parole, musica e danza si sono intrecciate per raccontare l’acqua in Campania, fra mito, storia, vita popolare, poesia e cultura musicale. La musica ha accompagnato l’evento grazie agli studenti del Liceo musicale Bruno Munari di Acerra mentre gli studenti del Manlio Rossi Doria di Marigliano hanno svolto compiti di accoglienza e gestito il punto ristoro. Grande interesse per gli active point tenuti da Fondazione Anton Dhorn, CeSMA Unina, Ordine delle ostetriche della Campania, Gori, Museo delle streghe, arch.
Gimmy Devastato, Don Lino D’Onofrio e Associazione Vela Latina, Liceo Cantone di Pomigliano, Liceo Munari di Acerra: ciascuno per il proprio campo di competenza, dalla scienza all’arte, passando per l’antropologia culturale, ha tenuto incontri divulgativi con gruppi di ospiti. La visita al Museo Multimediale delle Acque Campane, Mumac, di recente inaugurato, ha concluso l’evento. “Attenzione, equilibrio nelle scelte quotidiane e comunità educante sono indispensabili per la tutela dell’ambiente” ha rimarcato Saveria Giordano, assessore alla Cultura di Sant’Anastasia.

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