Quel “macello dell’Ex Macello”: è ancora polemica sull’affidamento del Museo del Mare.

10387684_10204373595051640_6109420326713247376_nSi ripropone con polemiche la questione dell’affidamento dell’ex macello comunale: l’area ristrutturata coi fondi FAS nel 2011, destinata a divenire un museo del mare, ed oggi ridotta al degrado e all’incuria.

E’ POLEMICA ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA. Nei giorni scorsi, i Verdi, hanno affisso sui muri di Portici un manifesto in cui hanno denunciato tutti i “punti oscuri del Museo del Mare”: “Con questo manifesto abbiamo voluto chiarire alla città– ha detto ai nostri taccuini Franco Santomartino, consigliere comunale del partito del sole che ride- la nostra posizione sull’affidamento della struttura. Affidamento che deve essere revocato perchè la procedura risulta essere in più punti illegittima“.

La denuncia dei Verdi parte da lontano, dal Febbraio 2010, quando l’ex macello comunale veniva affidato all’Arpac. Con l’agenzia regionale preposta alla tutela ambientale il Comune aveva pattuito un accordo di 15 anni per la gestione dell’edificio e del parco annesso. Appena 5 mesi dopo, però, l’Arpac decideva di rescindere unilateralmente il contratto, e l’Amministrazione Comunale invitava l’ufficio legale ad iniziare una procedura di risarcimento danni, mai, però, avviata. Da qui ha inizio il “macello dell’ex macello”: “Il Commissario prefettizio– si legge sul manifesto- nel revocare il precedente affidamento emetteva un avviso pubblico per stimolare e favorire la partecipazione del maggior numero di operatori economici finalizzata esclusivamente alla ricezione di manifestazione di interesse”. Nell’avviso veniva precisato però che “i soggetti manifestanti interesse non potessero vantare alcun diritto sull’affidamento dello stabile”.

L’avviso pubblico serviva unicamente per l’avvio di un’indagine esplorativa propedeutica all’indizione di un vero e proprio bando di gara. Peccato però che la sua pubblicazione è avvenuta “solo sull’Albo Pretorio del Comune e non sulla Gazzetta Ufficiale e sul B.u.r.c.“, favorendo anche così la “contrattazione privata” tra la commissione di gara e l’unico soggetto partecipante alla manifestazione d’interesse, la società Hotel Vogue, proprietaria di un albergo ad ore a Giugliano. Tutti i contenuti essenziali del contratto, secondo il consigliere Franco Santomartino, che avrebbero dovuto essere alla base di una procedura di evidenza pubblica, sarebbero stati determinati, impropriamente, da una contrattazione privata. E non solo: il bando che garantiva 3 ormeggi nel porto del Granatello sarebbe sbagliato perchè le concessioni sono in campo al Demanio marittimo Regionale e non del Comune. Così come sarebbe “illegale l’affidamento della gestione del bar alla ditta alberghiera giuglianese“.

Pertanto– ha concluso il leader dei Verdi- ho chiesto al sindaco di revocare l’affidamento e di mandare una pattuglia dei vigili a controllare lo stato della struttura, in cui nel frattempo sono stati avviati dei lavori, abusivi, perchè non è stato redatto alcun verbale di consegna dell’immobile“.

LA RISPOSTA DEL SINDACO. Il Sindaco Marrone ha risposto così al manifesto affisso dal Partito della sua maggioranza:

Ho preso coscienza già prima dell’uscita del manifesto della posizione dei Verdi sulla vicenda: Ho già mandato in segreteria generale gli atti dell’affidamento, al fine di esaminarne la regolarità. E’ mio interesse che tutta si svolga nel rispetto delle regole e della legalità“.

Nicola marrone

Già nell’ottobre 2013 il Sindaco Nicola Marrone aveva revocato l’affidamento della struttura alla Hotel Vogue per 700 euro al mese, causa “la non aderenza del progetto al dettato della manifestazione d’interesse, laddove non si prevedeva la disposizione esclusiva del corpo centrale di fabbrica a Museo del Mare“. La decisione del sindaco è stata però ribaltata lo scorso Marzo da una sentenza del Tar che ha previsto una nuova contrattazione tra le due parti. A seguito del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, presentato dalla “Hotel Vogue sas”, il progetto veniva rinegoziato, rivedendo al rialzo tanto la superficie destinata a Museo del Mare (che passa dai precedenti 58 mq. a 318 mq), quanto il canone mensile (1000 euro al mese). Una determina dirigenziale del 12 Marzo 2014 affidava dunque alla società alberghiera la struttura, ancora oggi abbandonata all’incuria e al degrado: pertanto il ministero nelle scorse settimane ha inviato sul territorio porticese i suoi ispettori per decertificare la spesa (i fondi FAS con cui l’immobile venne ristrutturato) che potrebbe essere richiesta indietro, con conseguente danno erariale.

pd porticiQUI PD.  Puntuale è arrivata anche la risposta del PD: “Abbiamo denunciato i fatti riguardanti l’ex Macello, con le sue opacità e le sue zone d’ombra, già diversi mesi fa;- si legge in un comunicato del Partito Democratico- e non abbiamo mai ricevuto risposte chiare ed esaustive. Sempre rinvii, impegni non mantenuti e troppo spesso silenzi come macigni. Prendiamo con soddisfazione atto che, oggi, anche alcune forze della maggioranza pretendano la VERITA’ e chiedano di sapere cosa si cela dietro questa storia, e perchè il Sindaco non abbia ritenuto necessario agire pur davanti ad un intero Consiglio Comunale, che ha chiesto di rivedere l’intero provvedimento di affidamento presumibilmente viziato da gravi anomalie. Ciò anche alla luce del rischio a cui la Città si sta esponendo per i danni subiti dall’immobile e per le inadempienze circa il Museo del Mare. Ci chiediamo, dinanzi a situazioni come queste, dove siano finite la Trasparenza, l’Etica e la Responsabilità: semplici parole per rabbonire i Cittadini in Campagna elettorale e poi calpestate con la pratica quotidiana dall’Amministrazione Marrone. A quelle forze politiche che , oggi, chiedono trasparenza diciamo che è giunto il tempo per confrontarsi e verificare le condizioni affinchè, presto, si possa chiudere una delle pagine più tristi della storia politico-amministrativa porticese. La stagione del Sindaco Marrone, totalmente fallimentare, appartiene già al passato della Città ed insieme alle altre forze politiche del centrosinistra occorre dare un nuovo governo serio e credibile alla Città“.

Dario Striano

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