Portici. Sindaci in campo per la riapertura della linea ferroviaria Napoli-Salerno

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PORTICI. Un convegno per salvare la prima stazione ferroviaria d’Italia: si è tenuto Martedì 20 maggio, alle ore 18, presso il Teatro I De Filippo di Portici un incontro pubblico sulla chiusura della linea ferroviaria Napoli-Salerno. L’incontro, promosso dal comune di Portici, a cui son stati invitati tutti i rappresentanti di tutti i comuni attraversati dalla rete ferroviaria, è stato organizzato per fare chiarezza sulla situazione, e per definire una strategia comune per la risoluzione di un problema che accomuna i paesi costieri a Sud del Vesuvio da oltre tre mesi: “Da diversi mesi -ha detto l’Assessore ai Lavori Pubblici, l’architetto Stefania Caiazzo- stiamo sollecitando gli enti preposti ad occuparsi della questione. L’Amministrazione comunale è vicinissima ai cittadini e agli utenti del servizio, e ben comprende i disagi che da oltre 100 giorni stanno affrontando: proprio per questo è stato organizzato questo incontro.”

UNA “QUERELLE” LUNGA TRE MESI. L’Assessore ai Lavori Pubblici ha quindi ripercorso le tappe di una “querelle” nata il 5 Febbraio 2014, quando “una parte della muratura perimetrale ed il relativo solaio della parte a sud dell’edificio di villa D’Elboeuf (bene storico tutelato), è crollato sulla linea ferroviaria, interrompendo il transito.- ha detto l’architetto Stefania Caiazzo- L’Amministrazione comunale ha emesso immediatamente un’ordinanza nei confronti dei proprietari attuali della villa, intimando ad horas, la messa in sicurezza dell’edificio al fine di garantire la ripresa della transitabilità ferroviaria. Il 7 febbraio il Giudice esecutore ha disposto l’affidamento immediato dei lavori di messa in sicurezza mediante richiesta di preventivo sommario ad una ditta individuata dall’ufficio della Rete Ferrovie Italiane. Il 10 febbraio è stato tenuto un incontro congiunto con la ditta esecutrice, la Soprintendenza di Napoli, il Comune di Portici al fine di valutare le opere da eseguirsi, i tempi di attuazione e i relativi costi. La R.F.I. ha dunque redatto il progetto di protezione – che prevede una galleria artificiale lungo la cortina di villa D’Elboeuf – al fine di garantire la ripresa, su un solo binario, del traffico ferroviario. Il 2 aprile la Società Inv.Est., attuale proprietaria della villa D’Elboeuf, ha però presentato ricorso al TAR della Campania al fine dell’annullamento dell’ordinanza, emessa nei suoi confronti dal Comune, e relativa alla esecuzione delle opere atte ad eliminare i pericoli per la pubblica e privata incolumità, e a garantire la ripresa del traffico ferroviario. Il Tribunale ha dunque disposto un accertamento tecnico preventivo incaricando un consulente tecnico di provvedere alla individuazione delle cause del crollo del muro di villa D’Elboeuf. Nella prima udienza dell’8 maggio, la causa è stata rinviata dal giudice al 26 giugno su richiesta dei legali della RFI.

SINDACI IN CAMPO. In sostanza i tempi rischiano di dilatarsi in modo drastico, condizionati anche dalla lentezza della giustizia. L’unica certezza è rappresentata dai disagi della popolazione di tutti i comuni della linea ferroviaria sospesa, con ripercussioni sul traffico e sull’economia dei territori. Di qui l’invito del Primo Cittadino, Nicola Marrone, ai sindaci dei Comuni di Napoli, Salerno, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Pompei, Scafati, Angri, Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni e al Commissario straordinario di Torre del Greco, per definire una strategia comune e più incisiva per la risoluzione del caso: “Abbiamo convocato– ha detto l’ex giudice del tribunale di Torre Annunziata- una conferenza di servizio con le parti interessate: in tempi brevissimi incontreremo Regioni, Province, RFI, Sovrintendenza e i proprietari di Villa d’Elboeuf (la società InvEst srl) per cercare di trovare una soluzione che possa almeno arginare il problema. Proprio ultimamente, ad esempio, la società proprietaria della Villa, mi ha detto di voler procedere al riconsolidamento della parte crollata. Sarebbe già un importante punto d’inizio.”

Spazio, poi, agli interventi dei rappresentanti degli altri Comuni interessati ( erano presenti un delegato del comune di Pompei, l’assessore al Patrimonio Ambientale di Ercolano, un consigliere comunale di Angri, e il sindaco di Nocera Inf. con delega anche per Nocera Superiore) dalla chiusura del servizio ferroviario. Tutti i rappresentanti comunali hanno apprezzato il convegno organizzato dall’Amministrazione porticese, hanno auspicato in un nuovo incontro, coinvolgendo un numero maggiore di istituzioni locali, regionali e nazionali, e hanno espresso la volontà di cooperare al fine di risolvere la problematica.

ERCOLANO, IL MIGLIO D’ORO E LE VILLE STORICHE. Dal convegno sono emerse anche le problematiche dei paesi limitrofi al comune del Granatello: “Bisogna trovare una volta e per sempre– ha detto L’Assessore Salvatore Solaro (Ercolano)- una soluzione al danno ambientale prodotto dalle Ferrovie dello Stato, attraverso un ri-disegno del servizio su rotaie campano. Il recupero del nostro mare passa anche attraverso questo ridisegno. E non bisogna dimenticare, poi, che sul tratto di costa attraversato dalla ferrovia sorgono diversi edifici storici come quello di Villa d’Elboeuf. Non vorremmo che si ripresentasse in futuro il problema”.

POMPEI, ERCOLANO E GLI SCAVI. I rappresentanti dei Comuni di Angri e Pompei hanno poi sottolineato l’importanza del tratto ferroviario Napoli-Salerno non solo per il suo valore storico (Napoli-Portici rappresenta la prima rete ferroviaria d’Italia), ma anche perchè collega il capoluogo campano ad Ercolano e Pompei, i cui scavi attraggono milioni di visitatori l’anno: “A Pompei la situazione è paradossale, poichè tutti i cittadini dei paesi dell’Agro-Sarnese vengono a prendersi la circumvesuviana da noi– ha detto un funzionario del Comune di Pompei- Considerando il servizio di vesuviana “singhiozzante”, il flusso turistico ingente e il carico dei pendolari dei paesi limitrofi, potrete ben immaginare i disagi che stiamo subendo da tre mesi a questa parte”.

I PAESI DEL SALERNITANO. Ancora più preoccupante la situazione dei paesi del Salernitano, come Angri e Nocera: la crisi del sistema trasporti su bus SITA, e la mancanza della circumvesuviana, hanno ormai praticamente ridotto alla sola autostrada A3 il collegamento con Napoli: “Al 100% sinergici con Portici,- ha dichiarato il Sindaco di Nocera Inferiore, Gaetano Montalbano- auspichiamo un nuovo incontro, sperando in un maggiore coinvolgimento di Istituzioni locali, provinciali e regionali“.

Dario Striano

 

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