Portici. SeL è fuori dalla maggioranza. Botta e risposta Marrone-Santomartino
Portici. SeL e Verdi sono ufficialmente fuori dalla Maggioranza. La decisione è stata presa pochi minuti fa co il ritiro delle deleghe degli assessori Mariano De Furio e Natale Barile, rispettivamente delegati al Commercio e all’Ambiente.
“Il tentativo di costruire artatamente critiche all’Amministrazione subito dopo le elezioni regionali – spiega il Sindaco – ha più che altro il sapore di una strumentalizzazione politica che ha poco a che vedere con gli obiettivi concreti e i criteri di trasparenza messi in campo, se si considera che vengono mosse proprio da quelle forze politiche di maggioranza che hanno fino ad oggi guidato gli assessorati oggetto delle critiche stesse. E’ chiaro ed evidente che il venir meno dei presupposti fiduciari rende il ritiro delle deleghe un atto necessario per rispetto verso i cittadini e verso le altre forze politiche che hanno finora dimostrato di tenere a cuore esclusivamente gli interessi della città e, al tempo stesso, per imprimere nuova energia all’azione amministrativa in vista di importanti traguardi da raggiungere come la tanto attesa riqualificazione del lungomare”.
Puntuale è arrivata la risposta del gruppo consiliare di Sinistra e Libertà, che nelle prossime ore presenterà una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio, Fernando Farroni, reo di essersi candidato in una lista a sostegno del centrodestra caldoriano alle ultime elezioni regionali: “La sfiducia a Farroni– ha detto Franco Santomartino- è un atto che avrebbe dovuto fare il Sindaco. È un’offesa alla città che una coalizione di centrosinistra- o meglio la coalizione del vero centrosinistra cittadino, come ebbe modo di dire Nicola Marrone criticando il Pd alle scorse amministrative- sia rappresentata da un presidente di centrodestra. È chiara, dunque, l’intenzione di Marrone di spostare il baricentro politico di questa maggioranza sempre più verso destra, cacciando fuori la sinistra pura dalla coalizione. Ci aspettiamo, a questo punto, che le stesse posizioni in Giunta, siano assunte dai Socialisti e da qualche giovane consigliere comunale candidato in Rifondazione alle ultime elezioni nazionali. Noi abbiamo sempre sostenuto questa amministrazione, non negando mai il nostro impegno politico: lo dimostrano i risultati conseguiti in materia di verde pubblico e igiene urbana; i 250 mila euro fatti risparmiare all’ente comunale con l’adozione di 250 randagi; la balneazione dell’intero litorale; l’installazione dell’isola ecologica al Granatello; l’istituzione del mercatino del contadino, preso a modello dall’intera Regione; la riduzione del budget della Leucopetra per diminuire la Tarsu mentre il sindaco si appresta a nominare a fine mese due consiglieri esterni al consiglio d’amministrazione, aggravando il budget della partecipata. Tutti questi sforzi sono stati vanificati dal trasformismo e dall’ambizione di un sindaco che non ha avuto neanche il coraggio di chiarire con la nostra forza politica. A Giordano Bruno, prima della condanna, fu concesso un anno di Tribunale di inquisizione, a Verdi e SeL, invece, neanche un chiarimento. Chiediamo, pertanto al Sindaco, di essere trasparente e di annunciare alla cittadinanza la sua volontà di passare al centrodestra“.
Lo scontro interno alla maggioranza di Nicola Marrone, già la scorsa settimana, ha portato all’espulsione del consigliere Risi dal gruppo consiliare di SeL, che ha così commentato la sua fuoriuscita: “Le notizie pubblicate sui quotidiani di oggi sono per me un fulmine a ciel sereno. Nessuna mia posizione o pensiero giustificano le decisioni prese dal capogruppo consiliare di SeL. Ho sempre avuto un comportamento leale con i miei colleghi nel rispetto del mandato conferito dagli elettori: sono sempre stato fedele al sindaco e alla sua maggioranza e nessun atto può dimostrare il contrario. Sono dispiaciuto ma non posso che prendere atto di una decisione unilaterale, antidemocratica e figlia di logiche da prima Repubblica che non mi appartengono. Vorrà dire che continuerò la mia attività istituzionale di sostegno al sindaco e al centro sinistra da indipendente di sinistra, libero da condizionamenti e pressioni di bottega. Oggi, in poche ore più che in due anni, comprendo tante posizioni, tante discussioni, tante diversità di pensiero e mi auguro che la politica possa spazzare via definitivamente questo vecchio modo di fare”.
Dario Striano
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