Portici. Fondi europei “a rischio” per i lavori pubblici: la verità dell’europarlamentare Andrea Cozzolino (con Video)

imageWaterfront e Piazza San Ciro: due dei progetti principali di riqualificazione, inseriti nel programma PIU EUROPA 2007-2013 che ha investito Portici, potrebbero essere a rischio realizzazione. I fondi stanziati dalla Comunità Europea per i lavori pubblici, come da accordi improrogabili,  dovranno essere rendicontati entro Dicembre 2015. Pena: la restituzione degli stessi fondi, circa 20 milioni, all’Europa. Una vera impresa visto lo stadio embrionale dei lavori che, per una serie di problemi, tardano a partire.

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C’è però uno spiraglio, segnalato dal democratico Andrea Cozzolino, durante un incontro pubblico tenutosi a Portici, in vista della candidatura dell’europarlamentare alle primarie del PD per le prossime elezioni regionali: “Tanti comuni della Campania stanno nella stessa situazione di Portici. Dei 900 milioni intercettati dai comuni investiti dai PIU Europa, ad oggi, soltanto 240 di questi sono stati spesi dagli enti locali. Le regole sono chiare: per i progetti al di sopra dei 5 milioni di euro, se tu non ce la fai entro fine 2015 ad impiegare tutte le risorse, queste dovranno essere restituite all’Europa. Ma nella prossima programmazione 2015-2020 non si potrà non tener conto dell’importanza e dello stadio avanzato dei progetti. Si farà una valutazione tra A.C. e Regione e si deciderà insieme, non di impegnare le vecchie risorse, ma di impegnarne di nuove per la conclusione dei progetti. Discorso diverso per i fondi al di sotto dei 5 milioni: che potete considerare già persi. Possiamo però discutere con il Governo centrale affinchè possano essere usati i fondi per la coesione per la realizzazione delle opere particolarmente significative. Ma è un obiettivo più complesso“.

imageI fondi, dunque, a detta dell’europarlamentare, andranno restituiti, ma potranno esserne intercettati di nuovi per completare i progetti. Cosa fondamentale sia per le casse, che per l’urbanistica di Portici: i PIU Europa rappresentano, infatti, l’ultima spiaggia di “manovra economica” per le autonomie locali, dati i tagli del governo centrale; mentre i progetti di Piazza San Ciro e del waterfront costituiscono delle occasioni di sviluppo turistico ed urbanistico per la città.

Circa 20 milioni per due progetti: se quello di Piazza San Ciro è stato da sempre osteggiato dal sindaco Marrone, preoccupato dalla stabilità di alcuni edifici storici della piazza; quello del waterfront è stato a tutti costi voluto dall’ex magistrato, che è riuscito, lo scorso Aprile, nell’arduo compito di far inserire il disegno di riqualificazione nell’Accelerazione di spesa dei fondi europei, che finanzia opere da realizzare entro la fine del 2015.

La gara d’appalto per il Lungomare- dopo la supervisione richiesta dal sindaco-magistrato Marrone, al super-magistrato Raffaele Cantone– è al vaglio dell’Ufficio tecnico comunale, e a giorni verrà rivelato il nome della ditta che si è aggiudicata i lavori.

piazza san ciroPer piazza San Ciro, invece, durante una conferenza di servizi, convocata per garantire la corretta realizzazione e collaudabilità dell’intervento, a cui hanno partecipato l’ANM (Azienda Napoletana Mobilità), Soprintendenza, la società S.C.P (in qualità di ditta che si è aggiudicata l’appalto), Sindaco, Ufficio Tecnico e l’Assessorato ai lavori pubblici di Portici, sono emerse alcune perplessità “inerenti l’aspetto trasportistico e funzionale della viabilità di sottopasso“.

Al termine di questa, l’architetto Giammetti, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Portici, ha, chiesto all’Assessore all’Urbanistica, Antonio La Storia, di “approfondire le problematiche emerse al fine di individuare una strategia attuativa che possa velocizzare i tempi della progettazione e realizzazione, vagliando, laddove fosse possibile, soluzioni alternative che possano garantire l’intera procedura secondo criteri di correttezza amministrativa e trasparenza“. A preoccupare i tecnici è realizzazione del sottopasso,- da quanto emerge dalla conferenza di servizi-sia per la stabilità di alcuni edifici storici presenti in Piazza, sia per l’eccessiva pendenza delle sue rampe. Pertanto la stessa ditta aggiudicatrice dei lavori ha chiesto che dal progetto venga stralciata la sua realizzazione.

Dario Striano

 

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