Portici. Cominciati i lavori del waterfront da Pietrarsa. I Comitati civici avanzano richieste al sindaco Marrone
Questo Lungomare “s’ha da fare”. Dopo mesi di polemiche in consiglio comunale riguardanti la possibile perdita dei finanziamenti per ultimare i lavori di riqualificazione del lungomare porticese, denunciata a più riprese dal Partito Democratico, sono cominciate le operazioni a ridosso di Pietrarsa per la realizzazione di aree di parcheggio e di luoghi d’accesso al waterfront direttamente dallo storico sito museale.
A seguito degli interventi al confine con Napoli si procederà poi ai cantieri per tutta la passeggiata a mare: quattro chilometri di costa da restituire, dunque, alla completa fruizione pubblica, attesi dai porticesi dopo anni e anni di promesse non mantenute. La “voglia di mare” dei cittadini si riflette nelle proposte avanzate dai comitati civici presenti in città al sindaco Nicola Marrone.
Se il Comitato Borgo Antico Portici, con il suo Presidente Antonio Lippolis, chiede che ci sia un chiaro indirizzo politico che imponga la presenza di almeno il 50% di lavoratori porticesi nelle attività che un giorno potranno aprirsi sul Lungomare, il Comitato Storico del 2003 , in una riunione con il primo cittadino porticese ha ribadito la necessità di parcheggi, sicurezza, cavalcavie e della scogliera emersa a protezione del tratto di costa: “Ci è stata data una grande attenzione da parte del sindaco – si legge in un foglio di carta affisso al Viale Camaggio, proprio all’entrata per il waterfront – che ci ha assicurato di essere convinto che le scogliere emesse debbano essere fatte per proteggere il litorale. Nicola Marrone ha promesso che prenderà in seria considerazione l’ipotesi di costruire cavalcavie. Noi del Comitato abbiamo sempre sostenuto che la discesa del catavone non debba essere mai realizzata, perché fogna alluvionale, e vigileremo affinché i lavori vengano realizzati correttamente”.
Entro il 2017, dunque, Portici dovrebbe riavere il suo lungomare come annunciato dallo stesso sindaco-magistrato in una conferenza di fine anno 2015 agli organi di stampa.
Dario Striano
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