Portici. Al via il progetto Libera Tempo

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Assistenza e cura degli anziani, sostegno alla maternità, cura dei figli, osservatorio per la parità: sono queste le finalità che l’amministrazione comunale porticese intende realizzare con “Libera Tempo“; un progetto, finanziato con fondi europei (all’incirca 200 mila euro) destinati agli accordi territoriali di genere  (Fondi POR Campania 2007/2013), e promosso da una partnership che vede insieme il Comune di Portici, l’Asl Napoli 3Sud e imprese private di servizi (La coop. Agisco Onlus, Infothesi, Donne Impresa Confartigianato).

PORTICI PER IL SOCIALE. Durante la conferenza stampa di Mercoledì 25 Giugno, sono stati illustrati i particolari del progetto che “consente– ha detto l’Assessore Adele Stefania Scaranoall’Amministrazione Comunale di aiutare i cittadini disagiati; e alle donne lavoratrici porticesi di conciliare i tempi di vita, di famiglia e di lavoro“. “Un risultato importante– ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali, Raffaele Cuorvoche testimonia l’importanza che questa amministrazione ripone sul sociale. In periodi di crisi economica e di tagli per la casse comunali, il Comune di Portici ha saputo intercettare i fondi Europei, per poi offrire, a costo zero, servizi importanti a cittadini disagiati“.

LE QUATTRO FASI DEL PROGETTO. Libera Tempo si articola in quattro fasi, descritte accuratamente, durante la conferenza stampa, da Anna Palladini, Coordinatrice dell’Ufficio Piano Sociale di Zona:

– Cura degli anziani: Il servizio è rivolto a sedici anziani individuati dai servizi sociali professionali per i quali si prevedono interventi flessibili di assistenza individuale, di compagnia e di cura personalizzati. L’azione si rivolge alle fasce di popolazione anziana autonoma ma non pienamente autosufficiente e si pone quale effettivo strumento di conciliazione delle donne e delle famiglie. Il progetto supporta l’anziano nella routine quotidiana secondo le specifiche esigenze. L’attività non supererà le due ore giornaliere per utente”.

– Cura dei figli: Per le famiglie di età compresa tra 3 e 13 anni può rappresentare un aiuto concreto nei periodi di chiusura scolastica (pausa estiva, vacanze natalizie, vacanze pasquali). La scuola è molto spesso l’unico riferimento che interviene a supporto delle famiglie nell’accudire ed educare il minore. Durante le pause scolastiche, di conseguenza, i bambini e i loro genitori perdono quello che è il riferimento alternativo alla famiglia. Lo sviluppo di un campo integrativo da la possibilità di affidare a personale specializzato l’intrattenimento dei ragazzi, impegnandoli in attività ludico-formative come i laboratori di lettura animata, artistici e di grafica, giochi di squadra e intere giornate in un parco acquatico. Il calendario delle attività verrà articolato con turni settimanali nel periodo natalizio e quindicinali tra giugno e agosto, consentendo la frequenza di 60 bambini per volta“.

– Sostegno alla maternità: L’intervento consiste in un servizio di consulenza e assistenza alle imprese per porre in essere azioni di sostegno alla maternità delle dipendenti e della stessa imprenditrice, utilizzando le provvidenze dell’articolo 9 della Legge nazionale n. 53 del 2000. Mancanza di informazione e conoscenza sono di fatti elementi che impediscono lo sviluppo della conciliazione in ambito lavorativo e l’utilizzo di di questo strumento legislativo agevola la creazione di nuove modalità organizzative e gestionali family friendly. La consulenza, informativa e di assistenza alla progettazione di interventi ammissibili ai benefici della legge 53/2000 viene erogata in modalità informatizzata su richiesta individuale dell’impresa interessata, che potrà avere il supporto di un’assistenza tecnica individualizzata presso la sede aziendale”.

– Osservatorio per la Parità: Per creare una nuova progettualità per il futuro della conciliazione e per il sostegno al lavoro femminile, è stato previsto L’Osservatorio per la Parità che ha il compito di approfondire i temi del progetto (parità, conciliazione, lavoro al femminile…) e orientare l’attuazione del programma e le scelte future. L’osservatorio avrà anche il compito preciso di fare sistema e rete fra i servizi che pur essendo disponibili sul territorio hanno scarsa visibilità. L’integrazione del complesso supporto pubblico e privato all’attività femminile, potrà portare all’utilizzo intelligente dei fondi e delle risorse, attualmente piuttosto disperse sul territorio, in modo da creare beneficio per la collettività”.

OLTRE IL PROGETTO. Per i porticesi che non potranno/non riusciranno ad aderire al progetto, l’amministrazione comunale sta studiando, congiuntamente ad altre “antenne sociali” presenti sul territorio, delle soluzioni, per poter offrire/estendere il servizio a quanti più cittadini disagiati possibile: “L’amministrazione comunale, ad esempio, ha concesso gratuitamente– ha detto il consigliere di maggioranza Alessandro Della Piaalla Parrocchia Immacolata Concezione di Portici, dalla metà di Giugno alla metà di Luglio, lo stadio San Ciro, per poter far svolgere ai suoi ragazzi attività di campo-scuola. Questo è veramente un chiaro segnale di quanto forte sia l’attenzione al sociale di questa amministrazione.

Dario Striano

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