Pomigliano jazz, food e musica internazionale

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Musica, passato e futuro si sono fusi insieme all’Anfiteatro di Avella, dove la chitarra di George Benson, il 10 luglio, ha aperto la diciannovesima edizione del Pomigliano Jazz Festival. Il musicista nato a Pittsburgh, in Pennsylvania 71 anni fa ha estasiato il pubblico con il suo“Performing His Greatest Hits Live”. Anche quest’anno il festival Jazz pomiglianese è itinerante: per ogni concerto è stato scelto un sito storico ed archeologico. Fino al 20 luglio i maestri del jazz si esibiranno all’anfiteatro romano di Avella, nel complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, al Palazzo Mediceo di Ottaviano, e in Villa Cappelli a Pollena Trocchia. La novità di quest’anno è il primo concerto di sempre sul cratere del Vesuvio, previsto per il 20 luglio, che vedrà protagonista Richard Galliano, fisarmonicista parigino, e il sassofonista Marco Zurzolo.

Oltre a musica e concerti il Pomigliano Jazz si fa promotore di numerosi itinerari turistici, tra archeologia, parchi naturali ed enogastronomia. Saranno presenti chef promotori e protettori dei prodotti tipici del territorio. Ogni serata ospiterà una “Osteria Slow Food” nel quale tante aziende vesuviane proporranno i loro piatti. Quest’anno il tema di “Note di Gusto” è l’agricoltura familiare dei prodotti tipici campani: papaccelle, pomodorini del piennolo, albicocche vesuviane e tanti altri. “Slow Food Vesuvio” e “Slow Food Agro nolano”, partner che curano il programma Note di Gusto, hanno dedicano spazi agli agricoltori campani che lavorano nella tutela delle biodiversità locali e nel rispetto del “buono, pulito e giusto”.

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