Passata la Festa restano le polemiche: il giorno dopo il Lunedì in Albis a Sant’Anastasia

Fujenti al Santuario di Madonna dell'Arco

Sant’Anastasia  – Finita la festa, restano le polemiche e qualche rammarico per non aver sfruttato al massimo il potenziale del turismo religioso che gira intorno al Santuario di Madonna dell’Arco. Di sicuro i numeri e le impressioni fornite dal Comune guidato dalla Giunta targata Lello Abete, saranno discordi da quelle (specie pubblicate sui social) fornite da chi oggi è all’opposizione di governo.  “Ringrazio principalmente i Carabinieri, agli ordini del capitano Angeloni, le Protezioni Civili di Somma Vesuviana, Cercola, Massa di Somma, Pomigliano, San Vitaliano e Sant’Anastasia, la Croce Rossa di Pollena e Sant’Anastasia coordinata dal Capo Nucleo P.C. Filippo Fragliasso e – dice l’assessore al ramo Fernando De Simone – tutti quanti volontariamente hanno assicurato un pregevole servizio durante l’evento dei battenti”. “Sono stati giorni di festa pieni di eventi religiosi, tra cui la processione del venerdì Santo, che hanno caratterizzato la nostra cittadella mariana – afferma il sindaco Lello Abete – e fatto vivere il paese da migliaia di cittadini e turisti. Sono soddisfatto perché tutto ha funzionato alla perfezione nonostante le grandi difficoltà che comporta un evento così partecipato e nonostante l’esigua presenza di Forze dell’Ordine, che aspettavamo più massiccia. Abbiamo dato, come Amministrazione, un buon supporto ai Padri Domenicani, anche dal punto di vista dell’accoglienza in paese e del suo decoro urbano”.  “Una manifestazione che andrebbe seriamente resettata e pianificata ex novo – il commento su Facebook di Luigi Concione – . Un efferato oltraggio alla vera religiosità, quella intima e sofferta, che si consuma tra schiamazzi, rutti, litri di birra, liti, pisciate e bestemmie. Un territorio che diviene vittima e non ne incassa risorsa né economica ne culturale, da almeno un decennio. Aldilà di qualche paninaro e qualche venditore di pulcini”. Sulle pagine personali o su quelle dei gruppi sui Social è un rincorrersi di critiche a come la giunta Abete ha gestito i festeggiamenti Mariani. I numeri, ovviamente sono discordanti. “Abbiamo seguito la scelta di un noto bar vicino al santuario – dice rammaricato un commerciante dirimpettaio il Santuario – di chiudere il giorno del lunedì in Albis. Purtroppo ci saremmo dovuti scontrare con vere e proprie orde di persone che spesso distruggono tutto quello che trovano a tiro”.

 

 

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