Massa di Somma – Dopo le accuse in Consiglio Comunale e fuori per l’affido di un incarico al cugino dell’assessore ai lavori pubblici Agostino Nocerino da parte del leader dell’opposizione Ciro Boccarusso, non si sono fatte attendere le smentite e le precisazioni dell’interessato. Con un manifesto a firma di SD (Socialisti e Democratici) la costola del Pd capitanata da Marco Di Lello, Agostino Nocerino ha parlato ai cittadini chiarendo i perché e i percome dell’incarico affidato dal capo dell’ufficio tecnico comunale all’architetto Raffaele Gallo. “Ho sempre operato nell’interesse collettivo e nella trasparenza- ma ultimamente da parte del consigliere Boccarusso sia con interpellanze che a mezzo stampa sono stato oggetto di contestazioni per l’operato svolto. Il mio lavoro e quello della squadra di governo è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni questo comune è stato interessato da diversi lavori di opere pubbliche per renderlo più bello e vivibile. Abbiamo realizzato venti opere pubbliche per le quali sono stati conferiti 33 incarichi tecnici tra cui anche quello all’architetto Gallo, mio cugino di quarto grado nemmeno diretto. Vorrei ricordare al consigliere Boccarusso, nell’eventualità che se ne fosse dimenticato che quando mi sono insediato come assessore, nella precedente legislatura ho preteso la recessione del contratto che il mio defunto suocero aveva col Comune, proprio per non innescare conflitti di interessi. Non penso che l’incarico affidato dal capo dell’ufficio tecnico all’architetto Gallo costituisca reato o questione di inopportunità. Per quanto riguarda l’importo dell’incarico conferito, tengo a precisare che il Comune di Massa di Somma è più volte stato insignito col titolo di Comune Risparmiatore soprattutto per le competenze tecniche affidate a terzi. Sono un cattolico praticante e rispondo agli attacchi di Boccarusso, forse alla ricerca di ribalta mediatica, con una parabola di Gesù: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Lei conigliere Boccarusso ha scagliato la prima pietra senza peccati?”.