Omicidio Cerrato, martedì inizia l’incidente probatorio: Maria Adriana rivedrà i quattro accusati di aver prima teso una gguato e poi ammazzato il suo papà

Omicidio Cerrato atto terzo. Entra nel vivo la fase processuale. Dopo l’arresto dei carnefici del padre accoltellato per aver difeso sua figlia a Torre Annunziata martedì 18 maggio proprio la figlia, unica testimone di quell’efferato assassinio, tornerà a rivedere quei volti che non dimenticherà mai. Maria Adriana Cerrato, figlia di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso con una coltellata lo scorso 19 aprile in via IV Novembre a Torre Annunziata in un agguato avvenuto dopo aver difeso la giovane per una lite dovuta a un parcheggio, si ritroverà a guardare negli occhi gli assassini di suo padre nella caserma dei carabinieri di Castellammare di Stabia.

GLI INDAGATI: Domenico Scaramella, Giorgio Scaramella, Antonio Cirillo e Antonio Venditto

Dove si terrà l’incidente probatorio per ascoltare la sua testimonianza. La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Criscuolo, che, accogliendo la richiesta della Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Pierpaolo Filippelli, sostituto Giuliana Moccia) ha fissato l’udienza a porte chiuse. Gli indagati, i fratelli Domenico Scaramella, Giorgio Scaramella, Antonio Cirillo e Antonio Venditto, 26 anni, saranno presenti con i rispettivi legali. Così come la famiglia Cerrato, rappresentata dall’avvocato Giovanni Verdoliva.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.