Noemi ferita con armi da guerra. Il killer ripreso in un video fugge e scavalca il corpo a terra della bimba, che resta grave
Il killer insegue la vittima designata, spara tra la folla e poi scavalca per due volte il corpo della piccola Noemi, ferita ai polmoni e riversa sull’asfalto. Sono le immagini choc di un video – pubblicato dal sito Sìcomunicazione e ripreso dal Mattino on line – che riprende la scena della sparatoria a Napoli in piazza Nazionale nella quale è rimasta ferita una bambina di 4 anni.
La zona è sotto gli obiettivi di diversi telecamere, tra negozi ed edifici privati. Al primo filmato, subito acquisito dalla Squadra Mobile, in cui si vede il sicario agire in modo goffo e impacciato per poi fuggire a bordo di una moto, se ne sono aggiunti almeno altri due pubblicati da diversi siti di informazione. In uno, in particolare, si vede il marciapiede davanti al bar dove si trovavano la bimba e la nonna. Nelle immagini si vede correre il pregiudicato Salvatore Nurcaro in fuga dal killer; uno dei colpi esplosi all’impazzata dal sicario colpisce Noemi che si accascia al suolo; il sicario prima ne scansa il corpo per inseguire il suo bersaglio, poi torna indietro e scavalca una seconda volta la bimba sul marciapiede durante la sua fuga.
Era “una ferita da guerra” quella sul corpo di Noemi, ha detto Giovanni Gaglione, primario di chirurgia pediatrica del Santobono, che ha operato nella notte tra venerdì e sabato la piccola estraendole il proiettile calibro 9, del tipo ‘full metal jacket’, in cui il piombo interno è rivestito da un metallo più duro.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha attaccato il vicepremier e ministro dell’Interno: con Matteo Salvini – ha detto – l’Italia è un Paese più insicuro e violento. Immediata la replica del Viminale che parla di omicidi in calo a Napoli rispetto ai governi precedenti.
Era “una ferita da guerra” quella sul corpo di Noemi, giunta venerdì pomeriggio nell’ospedale Santobono dopo che un proiettile le aveva trapassato entrambi i polmoni. Lo ha detto Giovanni Gaglione, primario di chirurgia pediatrica del Santobono, che ha operato nella notte tra venerdì e sabato la piccola estraendole il proiettile calibro 9, del tipo ‘full metal jacket’. Tenuto conto della gravità del quadro iniziale, emerge come elemento positivo – secondo i medici – la stabilità del quadro ematologico. Non ci sono emorragie interne e la bimba non ha avuto bisogno di nuove trasfusioni. Tuttavia “la situazione rimane critica e la prognosi riservata”, chiarisce Massimo Cardone, primario della terapia intensiva del Santobono. A preoccupare è la situazione dei polmoni, entrambi perforati, e dai quali non è stato possibile rimuovere tutti i microframmenti ossei e del tessuto del vestito. “C’è quindi un rischio di infezioni che stiamo combattendo con una terapia mirata di antibiotico”, sottolinea Cardone.
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