Mino Abbacuccio: economista mancato, giocoliere e protagonista (assieme a titi’ ) di Made in Sud

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Mino Abbacuccio, comico napoletano  è uno dei personaggi principali di “Made in Sud”, trasmissione di cabaret  trasmessa su Rai2, giunta ormai alla sua 4°edizione. La sua carriera inizia quando aveva 19 anni , appassionato dell’ Arte di strada inizia ad esibirsi nelle piazze con spettacoli di clowneria, magia e giocolieria. Laureatosi in economia e commercio decide poi di  trasformare la sua passione in professione dedicando al cabaret tutto il suo impegno. Svolta importante per Mino arriva nel 2009 quando entra a far parte del laboratorio “Sipariando” e,di conseguenza nel cast della trasmissione che ha come protagonisti attori e cabarettisti del Sud Italia.

– Mino, entri nel cast di Made in Sud nel 2011 divenendo subito uno dei protagonisti, a distanza di 4 anni sei stanco di interpretare lo stesso personaggio?

-No,non sono stanco,poiché il programma da poco ha raggiunto una dimensione nazionale di telespettatori  ma, in anteprima posso dirvi che accontenterò il pubblico che ci segue da sempre presentando una serie di novità.

-Tra i comici del programma sei il timidone, anche giù dal palco Mino è così?

– Si, lo sono anche se il mio lavoro mi ha aiutato molto ed oggi riesco a gestire la timidezza abbastanza bene, seppure non l’ho mai vissuta come un problema.

-Tutto quello che racconti nelle varie esibizioni, è tratto dall’ esperienza personale o da situazioni oggettivamente condivisibili?

– Quello che racconto è frutto della mia fantasia, fortunatamente non è tratto dall’ esperienza personale della mia infanzia, ma denuncio in modo esasperato varie discriminazioni che accadono in alcune famiglie.

– Titì…pupazzo che ti accompagna da sempre.

– Titì nasce per caso quando ero nella fase di sperimentazione, ho scelto lei perché essendo giocoliere mi rappresentava di più rispetto ad altri peluche che avevo in camera.

-Comico giovanissimo, ma già vincitore di numerosi premi tra cui “Premio Massimo Troisi“ nel 2009, qual è stata l’ esperienza che ti ha gratificato maggiormente?

-Senza alcun dubbio, l’esperienza più emozionante è stata quando sono andato a far divertire i bambini del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico, in quel momento vederli sorridere mi ha fatto capirequanto sia bello e prezioso il mio lavoro.

– Come immagini Mino Abbacuccio tra 10 anni?

-(ride) Tra 10 anni mi vedo attore, regista e sceneggiatore. Affiancato da una donna che mi ama e due figli che litigano per contendersi  Titì.  Colgo l’occasione per mandare un saluto alla redazione, ringraziare la mia intervistatrice e tutti coloro che mi sostengono.

 

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