Marrone e l’eterna crisi, colpo di coda di Farroni che garantirebbe il ritorno di Olivieri, dentro Enzo Ciotola
Portici – Ore decisive per Nicola Mar- rone, chiamato a ristabilire l’assetto politico e numerico della sua maggio- ranza. Dopo l’espulsione dal progetto politico di SeL e Verdi, l’ex giudice del Tribunale di Torre Annunziata prepa- ra la contromossa utile ad infoltire la sua coalizione, data la superiorità nu- merica in consiglio comunale dell’op- posizione, che vede tra le sue fila ben 13 consiglieri a fronte degli appena 11 della stessa maggioranza. Per scon- giurare il rischio di elezioni anticipa- te, il primo cittadino porticese sareb- be, addirittura, disposto ad offrire la presidenza del consiglio comunale: carica ambita soprattutto dall’UdC in città, ma attualmente occupata dal leader di Noi Sud in Campania, Ferdinando Farroni, non eletto alle ultime regionali e vero e proprio “pomo della discordia” tra Nicola Marrone e gli or- mai consiglieri d’opposizione Franco Santomartino e Salvatore Iacomino. Pomo della discordia che ha portato la scorsa settimana all’espulsione della sinistra radicale dalla coalizione marroniana, dopo il cambio di assetti in giunta, in consiglio comunale e nei gruppi consiliari degli scorsi mesi. Farroni, secondo quanto trapela dalle indiscrezioni di palazzo Campitelli, sarebbe pronto a rinunciare alla carica di massimo garante dell’assise comunale e cederla al possibile “figliol prodigo” Massimo Olivieri: passato all’opposizione lo scorso mese di Ottobre, dopo esser stato eletto, in quota Marrone, nel partito dello scudo crociato, alle amministrative del 2013. L’entrata in maggioranza dell’Unione di Centro dovrebbe coincidere con quella del Nuovo Centro Destra e del consigliere Enzo Ciotola, candidato a sindaco del PDL alle elezioni comunali. Proprio il trasformismo che sposterebbe sempre più a destra il bari- centro politico del centrosinistra marroniano, confermato dall’adesione dell’Area Popolare e dalla nascita del gruppo consiliare Noi Sud, lista alleata a Caldoro all’ultima tornata elettorale in Campania, ha segnato la rottura dei rapporti tra il sindaco magistrato e la sinistra radicale, ancora indecisa nel presentare la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Farroni, accusato da Salvatore Iacomino, di essere “colui che ha tessuto le ragnatele per diventare il prossimo candidato a sindaco porticese per il centrodestra”. Saranno tempi duri i prossimi mesi per il primo cittadino porticese, a capo di una “non maggioranza” di “non centrosinistra”: Nicola Marrone sarà chiamato prima ad un nuovo rimpasto di giunta (con almeno 2 donne), e all’approvazione del bilancio preventivo, poi. Il tutto mentre diviene sempre più probabile l’ipotesi del ricompattamento del vecchio centrosinistra: protagonista di 9 anni di governo PD, sotto i mandati dell’attuale senatore della re- pubblica, Vincenzo Cuomo, interrotti dalla vittoria del centrosinistra scissionista alle elezioni di giugno 2013.
Dario Striano
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