“Mal’Aria di città 2024” di Legambiente: i numeri dell’inquinamento atmosferico in Campania

Nel 2023, 7 città su 23 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Acerra maglia nera con 89 giorni di sforamento, seguita da San Vitaliano (74), Volla (59). Tra i capoluoghi solo Napoli supera i limiti

Un 2023 “grigio” per le città campane per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Un anno con qualche luce e molte ombre. La lotta allo smog è ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign. Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nelle città campane,sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2) in cui sono state sempre disponibili i dati delle centraline dell’Arpac. Su 23 città campane monitorate, sono sette le città a non rispettare il limite previsto per il PM10 di 35 giorni con una concentrazione media giornaliera inferiore a 50 microgrammi per metro cubo (µg/mc), ma ben 89% delle città mostra medie annuali del PM10 superiore ai limiti che entreranno in vigore nel 2030. Va peggio per PM2.5, dove su 20 città campane in cui sono sempre disponibili i dati delle centraline dell’Arpac, ben il 95% delle città campane mostra concentrazioni medie annuali di PM2.5 al di sopra degli obiettivi al 2030. Migliore la situazione per quanto riguarda NO2dove su 23 città in cui sono sempre disponibili i dati delle centraline dell’Arpac, il 65% mostra concentrazioni medie annuali di NO2 al di sopra degli obiettivi al 2030.

Nel dettaglio nel 2023 sono state sette le città campane monitorate a non rispettare il limite previsto per il PM10 di 35 giorni con una concentrazione media giornaliera inferiore a 50 microgrammi per metro cubo (µg/mc). In testa alla classifica delle città fuorilegge secondo la normativa vigente c’è Acerra, con 89 giorni di sforamento registrati nella centralina posizionata nella zona industriale (a cui si aggiunge anche il dato dei 53 giorni rilevato dalla centralina di Scuola Caporale), seguita da San Vitaliano ( Scuola Marconi) con 74 giorni e Volla (Via Filichito) con 59 giorni superamento del limite giornaliero. Sopra i 35 giorni troviamo anche Aversa (Scuola Cirillo) con 46 giorni, Teverola (Via S.Lorenzo),Napoli (Ospedale Pellegrini) e Casoria (Scuola Palizzi) con rispettivamente 44,36 e 36 giorni. E’ da evidenziare come Acerra e San Vitaliano, in provincia di Napoli superano abbondantemente Frosinone che con 70 giorni conquista a livello nazionale la “maglia nera”delle città fuorilegge secondo la normativa vigente.

Per quanto riguarda il PM2.5 sono state considerate 20 città in Campania in cui sono sempre stati disponibili i dati delle centraline ARPAC. In Campania solo San Vitaliano con una media del 26,7 µg/mc supera il valore previsto dalla legge. Volla, Casoria e Acerra con 21 µg/mc si avvicinano al limite con la normativa vigente. Tra i capoluoghi di provincia le situazioni più critiche si registrano ad Avellino e Benevento con una media annuale pari a 17µg/mc. Per NO2 sono state considerate 23 città in Campania in cui sono sempre stati sempre disponibili i dati delle centraline ARPAC. Solo Teverola supera il valore normativo di riferimento di 40 µg/mc ma si avvicina molto Napoli (38 µg/mc), Acerra (29,8 µg/mc) e Aversa (28,3 µg/mc). Da monitorare la situazione di Napoli, che è passata dai 37 µg/mc del 2019 ai 38 µg/mc attuali, passando per un minimo di 28 µg/mc e 24 µg/mc nel 2020 e nel 2021 (gli anni più stringenti dalle misure previste per il Covid).

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