Lello Russo: “Dopo i servizi darò a Pomigliano un’identità e una dimensione europea”

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Pomigliano d’Arco – Tra due mesi (e ci tiene a puntualizzarlo) compirà settantasei anni, è nonno vive con la famiglia che è allargata a due cani e 13 gatti, perchè l’utlimo l’ha adottato la si- gnora che a casa gli fa le pulizie e dopo aver fatto il Senatore della Repubblica e il sindaco della sua città dall’80 al ‘92 ha stravinto le elezioni amministrati- ve che l’hanno riconfermato sindaco della sua città. Lello Russo bis? “Lello Russo ter, perchè il disegno di questa città è iniziato quando decisi che il cen- trostoricononandavacementificatoe Pomigliano d’Arco avesse una dimen- sione di città”. Al secondo mandato, da dove parte? “Da dove non ho mai staccato. Ho trovato una Pomigliano d’Arco che aveva bisogno dei servizi essenziali, ho raggiunto quasi tutti gli obiettivi sempre anteponendo l’inte- resse della città alle mire della politica. Oggi voglio una Pomigliano d’Arco a misura europea che intorno alla cul- tura costruisca la leva dello sviluppo. Voglio creare una identità comune a tutta la città che non ponga confini tra centro e periferia. Per questo, come per la razionalizzazione delle risorse culturali del territorio c’è un progetto. In Periferia dislocheremo i servizi che non sono presenti al centro e al cen- tro quelli non oresenti in periferia, un buon sistema di trasporti farà il resto”. Russo, lei non percepisce lo stipendio e sembra un ragazzino per come si emoziona quando racconta il suo progetto, oggi non c’è ricambio in politica? “Rifiuto lo stipendio perchè penso che sia un onore poter servire la città dove sono nato e senza peli sulla lingua perchè posso permettermi di rifiutare 3mila e cento euro al mese. Rispetto ai ricambi, io vado per la mia strada con le mie energie. La scorsa giunta era una delle più giovani e pre- parate in tutto l’hinterland. Sono per i giovani, quando riescono a fondersi all’esperienza, sennò si fa la fine dei Grillini : urlano, offendono e poi per- dono. C’è un modello Russo? “Spero ci sia un modello di chi si impegna per  la città. Abbiamo trasformato una ex fabbrica in un point della cultura che ha attratto la Feltrinelli e sopra sarà la sede di altre iniziative culturali che danno lustro alla città. Daremo vita al Museo della Memoria chiuso fino ad oggi perchè non a norma e mette- remo in rete le biblioteche cittadine. Nascerà il Museo delle vittime del terrorismo e ridaremo splendore al Ponigliano Jazz a tutti gli effetti patri- monio della nostra città. E poi me lo lasci dire, voglio rendere Ponigliano d’ArcolacittàpiùciclabiledellaProvincia. Un progetto è già partito e fa parte di un disegno più ampio che in- clude il bike sharing. Il suo secondo mandato sarà segnato dall’approvazione del Prg, come sarà? Negli anni 70-80 bloccai il cemento limitando i palazzoni ad alcune zone della città. Il nuovo Prg sarà in questa direzione preferendo il rilancio del centro stori- co e dell’area industriale. Pomigliano deve tornare a splendere anche commercialmente e farò di tutto per favorire i commercianti della cittadina. Un dato politico: ha stracciato tutti, di cosa terrà conto per la costituzione della Giunta? Sicuramente sarà premiato il contributo dato alla vittoria (ride come un bambino quando può ribadire che ha stravinto) ma senza mai prescindere dalle competenze.

Paolo Perrotta

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