“Legalità e divenire”: i magistrati Lepore e Marmo incontrano gli studenti dell’.I.T.I. E.Medi
“Educare alla legalità e al contrasto alle mafie per poter permettere alle nuove generazioni di coniugare il verbo al futuro“: è questo l’obiettivo dell’evento “Legalità e divenire“, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine e con la BIMED (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo), e svoltosi questa mattina presso l’I.T.I. E. Medi di San Giorgio a Cremano, alla presenza di insegnanti e studenti dello stesso Istituto tecnico.
Dopo la proiezione di un breve video e le parole della Preside Muto che ha sottolineato la bellezza e l’importanza della Costituzione Italiana come garanzia della Legalità, il presidente della Bimed, Andrea Iovino, moderatore dell’evento, ha presentato i due ospiti, i procuratori Diego Marmo e Giandomenico Lepore, sottolineando il loro lungo impegno in materia di lotta alle Mafie: “È un onore avere qui con noi stamane – ha detto Iovino –chi ha scelto da più di 40 anni di dedicare la propria vita alla legalità, e di mettere a disposizione il suo impegno in favore della collettività. Marmo e Lepore con il loro esempio ci offrono una dimensione consapevole delle regole che può essere intesa dalle nuove generazioni come opportunità di un futuro migliore“.
Presente alla manifestazione anche il sindaco Giorgio Zinno, la cui partecipazione, la scorsa settimana, ha scatenato le critiche da parte del M5s locale per il recente terremoto appalti che ha investito alcuni tra dirigenti, funzionari e politici del Comune di San Giorgio, tra cui lo stesso primo cittadino.”Bisognerebbe parlare ai più anziani di legalità anzichè ai giovani, che oggi sono lo specchio di una società “violenta”.-ha detto Marmo- Una società violenta che noi abbiamo contribuito a creare e che continua a forgiare criminali e mafiosi nonostante le azioni della Magistratura. Pertanto sono contento oggi di essere qua e vedere partecipare tanti ragazzi: vera speranza per un futuro migliore“.
L’ex Procuratore capo della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, ha invece incentrato il suo discorso sulla capacità della Camorra di rigenerarsi e di continuare ad esistere nonostante i numerosi arresti che, con gli anni, hanno decimato i vari clan del Napoletano, Nolano e Casertano. La riflessione del magistrato è stata occasione per parlare ai giovani anche delle nuove leve camorristiche: “Il vero carburante della Criminalità organizzata è la droga: il cui mercato permette ai giovani camorristici di gestire ingenti quantità di proventi, e di mettere in giro nuovi giri di affari illeciti “scavalcando” o andando a sostituire i vecchi boss in galera, e provocando così le faide che portano alle tanti morti di Camorra. Perchè il 90% dei giovani mafiosi finisce sotto terra…”
Dario Striano
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