LE PRIMARIE A MASSA DI SOMMA – Saltato l’ostacolo del ricorso, tutti in campo per appoggiare il successore di Zeno. Intanto in città imperversa il manifesto selvaggio

Massa di Somma – L’ora x è scattata all’alba. Sulla carta i risultati sono chiari e fuori al seggio delle Primarie del Pd (perchè nonostante il ricorso accettato dai vertici del partito, le Primarie si stanno svolgendo regolarmente e Raffaele Savarese fatto fuori dal suo partito per la corsa a sindaco, sembrerebbe intenzionato a presentare una lista autonoma) gli schieramenti sono ormai chiari. Tutti, compreso Giovanni Russo (che proprio del Pd non è…) stanno appoggiando l’erede di Antonio Zeno alla sua successione. Tutti con Gioacchino Madonna, pochi con Rosanna Olimpo. L’unico schieratosi apertamente con la ex vice sindaco della giunta Zeno sarebbe Mario Lanza, che in città non ha mai dimostrato di avere un grosso seguito elettorale. Messe da parte, per ora, le polemiche relative al manifesto selvaggio, è un via vai di gente per scegliere il candidato che nel centro sinistra sostituirà Antonio Zeno, quasi certamente candidato al Consiglio Comunale e dicono i bene informati, con un posto di vice sindaco già in tasca. Nei giorni che hanno preceduto il voto delle Primarie a Massa di Somma è stata presentata anche la “Città Vesuviana” progetto trasversale sia per provenienza partitica sia per territorialità che Salvatore Esposito ha messo su coinvolgendo anche i candidati a sindaco dei Comuni vicini a Massa di Somma (Volla e San Sebastiano), che a giugno andranno al voto. “Abbiamo regolarmente pagato l’affissione dei manifesti – afferma Esposito in un video su Facebook, ma ben due manifesti coprono i nostri. Di questo dovranno dar conto”. “Non ci sto a passare per chi copre i manifesti – tuona fuori il seggio delle Primarie Vincenzo Ciriello, che nonostante la giovane età ha avuto il merito di aver saputo gestire da segretario Pd la questione delicata delle candidature – passate le Primarie dimostreremo che anche i nostri manifesti sono stati coperti. Come partito e personalmente mi ero offerto di rimediare alla copertura abusiva dei manifesti di Esposito, ma non ho avuto risposte se non a mezzo web con un video su Facebook”. Gli animi sono accesi. Zeno e co. sanno che l’alternativa che prima non c’era ora c’è e perdere un pezzo da novanta co,e l’ex vice sindaco Rosanna Olimpo non è da poco. Esposito è un professionista serio, preparato e da sempre legato al suo territorio. Peseranno certo le due legislature al potere, la maggioranza bulgara dei consiglieri che appoggiano Zeno, ma di certo faranno la differenza le “marachelle” amministrative scoperchiate da Esposito: vedi i fondi affidati dal Sindaco alla Coop di cui è vice presidente la moglie, i lavori per la piazza e le consulenze tra cui quella affidata al cugino del super assessore Agostino Nocerino, la diatriba con la chiesa e quel famosissimo buffet pagato caro e amaro, per la presentazione di un progetto costato centinaia di migliaia di euro di cui ancora non si sa niente. Marachelle a cui per la verità il sindaco non ha mai rifiutato di rispondere, a modo suo si intende. Si attende, la risposta dei massesi prima alle Primarie e poi dalle urne di giugno.

Paolo Perrotta

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