La risposta di Pomigliano alle Sentinelle in Piedi Vesuviane

Pomigliano d’Arco – Musica, colori e passione. È iniziata come una contromanifestazione alle Sentinelle in Piedi Vesuviane quella di stamattina in Piazza Giovanni Leone, ma è finita con una vera e propria festa per rivendicare diritti ed uguaglianza, dopo un primo parere favorevole del Parlamento alle unioni civili.
Nei giorni scorsi, dopo aver manifestato per la prima volta a Somma Vesuviana, le Sentinelle in Piedi Vesuviane hanno annunciato la loro manifestazione nella piazza simbolo delle lotte operaie pomiglianesi, l’ex Piazza Primavera. Immediatamente è partito un tam tam sui social che ha riunito una folla di persone per una contromanifestazione che si è svolta parallelamente. “Siamo sorpresi della risposta favorevole di così tante persone al nostro invito – raccontano i promotori dell’iniziativa, che però precisano – noi non abbiamo organizzato nulla: abbiamo solo postato l’evento su Facebook, poi il tutto è andato avanti da solo”. Infatti la folla era ricca e colorata ma, a differenza di quanto accaduto a Somma, le principali sigle del mondo LGBT non hanno aderito ufficialmente, anche se molti associati hanno partecipato a titolo individuale al raduno in piazza. “Questa manifestazione è nata spontaneamente e deve rimanere spontanea” hanno dichiarato alcuni esponenti presenti stamattina. Molte le adesioni dal mondo politico: era presente la Rete Antifascista Campana, diversi esponenti della politica pomiglianese e delle città limitrofe e anche il sindaco Lello Russo, portavoce di una maggioranza di Centro Destra, che ha voluto lo stesso esprimere la sua solidarietà ai contro-manifestanti: “Sono da sempre favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso – ha raccontato il primo cittadino – e anche alla possibilità per queste coppie di diventare genitori. Mi auguro che presto, anche in Italia, si arrivi ad una legge ben scritta che affermi l’uguaglianza dei diritti”. Lello Russo ha anche voluto fare foto e stringere le mani dei ragazzi con i fiocchi arcobaleno, mentre le Sentinelle portavano avanti la loro protesta silenziosa dando le spalle alla pizza, rivolti verso la statua della Primavera. Nei giorni scorsi anche il capogruppo del Pd locale Michele Tufano aveva espresso parere favorevole a questa contro-protesta pomiglianese, ma ha precisato che non poteva essere presente per motivi personali. Canti e balli sono continuati anche dopo le 12, quando i manifestanti in piedi hanno chiuso i loro libri e sono andati via. È toccato quindi a Gerardo Amarante e ad una rappresentanza degli Spaccapaese divertire la folla con tammorre e canti popolari. Vicino a loro anche le immagini della Madonna dell’Arco e di Montevergine, portati insieme agli striscioni contro l’omofobia.

Daniele De Somma
Foto di Pamela Orrico

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