La Giunta Giorgiano aderisce alla “giornata” ma dimentica le vere vittime della mafia
L’istituzione della “Giornata in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie” fissata al 21 marzo, prima, e l’adesione all’associazione Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie), poi, testimoniano l’impegno, quantomeno formale, della Giunta Giorgiano nella lotta contro la criminalità organizzata; ma quanto, a conti fatti, ciò che si sottoscrive in un protocollo viene poi tradotto in azioni concrete? Ad offrire importanti spunti di riflessione in merito è di certo la personale esperienza di Maria Liguori, che molti ricorderanno per la tragica vicenda che tre anni fa coinvolse lei e la sua famiglia – collaboratrice de Il Mattino, fu incaricata di raggiungere il luogo di un duplice omicidio, dove drammaticamente apprese che una delle due vittime, quella innocente, era il suo caro padre Enzo: “Nell’immediato tanta fu la solidarietà espressa nei confronti miei e della mia famiglia, da parte sia del Sindaco Giorgiano che di altri politici, poi non appena sulla nostra vicenda si sono spenti i riflettori, queste stesse persone non le abbiamo neanche più riviste, soltanto lo scorso 21 marzo, quando a mio padre venne dedicato il foyer del centro polifunzionale giovanile. In questi tre anni – tiene a precisare Maria – coloro che sin dal primo momento ci hanno sostenuto veramente sono stati quelli del ‘Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità’, formato da persone che purtroppo hanno vissuto il nostro stesso dramma”. Tuttavia, è un’altra la notizia che lascia a dir poco interdetti: “C’è stato un rinvio a giudizio qualche mese fa e il Comune di San Giorgio a Cremano non si è neanche costituito parte civile. Noi, in quanto famiglia, ci siamo costituiti da soli; il Coordinamento – di cui sopra – non l’ha fatto semplicemente perché non era previsto dallo statuto, ma ci ha comunque aiutato con le pratiche. Per questo io e i miei familiari sentiamo di ringraziare soltanto il Coordinamento e la Fondazione Pol.i.s. di Napoli, che ci hanno davvero aiutato in tutti i modi possibili”. Eppure, non tardano ad arrivare parole beneauguranti che potrebbero, ragionevolmente, suonare come un appello alle Istituzioni locali: “Per il resto – conclude Maria – mi fa molto piacere che il Comune abbia aderito al protocollo di Avviso Pubblico… mi auguro però che a questa firma segua un interessamento reale, e che non si concluda nella solita campagna a favore della legalità, fatta esclusivamente per i giornalisti”.
Chiara Ricci
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