La decisione della Corte Costituzionale fa tremare De Magistris e De Luca

de luca pasquino de magistrisLa Corte Costituzionale ha rigettato, come infondato, il ricorso presentato sulla legge Severino e in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati. La questione era stata sollevata nell’ambito del caso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che adesso rischia la sospensione. Adesso trema anche il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “La decisione della Corte Costituzionale non ha alcun rilievo giuridico per il presidente De Luca,”- è scritto in un comunicato della Regione -“Sono ben più numerosi e di diverso spessore giuridico i rilievi di costituzionalità che la Corte sarà chiamata a valutare su remissione del Tribunale civile di Napoli nella diversa vicenda riguardante il governatore“.- Poi l’attacco- “È penoso e propagandistico il tentativo di fare confusione fra le due distinte vicende. Sono ben numerosi i dubbi di costituzionalità della legge Severino e la decisione odierna ne ha ritenuto infondato solo uno, peraltro non fra i più rilevanti. Fino alla pronuncia della Corte costituzionale sul suo specifico caso (allo stato si è ancora in attesa della fissazione dell’udienza) il presidente De Luca continuerà ad esercitare regolarmente e legittimamente le sue funzioni

Dopo la condanna a un anno e tre mesi per abuso d’ufficio nel 2014 nell’inchiesta Why Not, Luigi De Magistris si era rivolto al Tar, che aveva demandato la questione alla Corte costituzionale in virtù di un “eccessivo sbilanciamento a favore della salvaguardia della moralità dell’amministrazione pubblica rispetto al diritto di elettorato passivo”.

Su tale questione puntava anche il ricorso di De Luca, condannato a inizio 2015 a un anno di carcere per abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta per la realizzazione di un termovalorizzatore a Salerno, città di cui all’epoca era sindaco. Decaduto per pochi giorni, ha fatto ricorso al Tar. Che gli ha dato ragione, reintegrandolo in attesa della pronuncia della Suprema Corte. Nel frattempo De Luca si è candidato alla presidenza della Regione e, nonostante le polemiche, ha vinto

I commenti sono disabilitati