LA CAMORRA AL CENTRO STORICO DI NAPOLI – I Sibillo erano protetti dai Contini: tutti gli indagati dell’indagine che ha smantellato il clan
Le indagini hanno documentato un’escalation di eventi, dalle richieste di “pizzo” alle esplosioni di ordigni e di colpi d’arma da fuoco a fini intimidatori, che hanno segnato la quotidianità del centro storico nell’ambito dei contrasti sorti con l’organizzazione camorristica rivale dei Mazzarella, rappresentata in zona da Antonio Iodice “’o chiuov” e Pietro Perez. Una strategia della tensione adottata dai clan per sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine e della procura ai danni dei rivali. A farne le spese gli esercenti delle attività del centro storico, pizzerie ed esercizi commerciali, costretti a subire le richieste estorsive, le intimidazioni e le azioni violente. I commercianti taglieggiati erano costretti ad inginocchiarsi davanti alla statua che rappresentava il baby boss ammazzato nel 2015 Emanuele Sibillo. “O ci date 50mila euro o la casa al Fondaco San Paolo. Se pensate di andare dalle guardie, dopo di noi ci sono altre 10 persone che ti possono uccidere”. Forte dell’appoggio del clan Contini, gli uomini dei Sibillo non usavano mezze parole per intimidire i gestori dei negozi cui chiedevano il “pizzo”. Li convocavano nel “palazzo della buonanima”, in via Santi Filippo e Giacomo 26, e davanti all’altarino dedicato al giovanissimo ras Emanuele e seminavano il terrore. Dodici estorsioni documnetate dagli inquirenti, fiumi di intercettazioni anche dal carcere dove i capiclan sono collocati. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati tutti gli oggetti presenti nel palazzo riconducibili al clan, a cominciare dal busto che riproduceva il volto di Emanuele Sibillo, ucciso a 19 anni il 1 luglio 2015. Gli arrestati sono ritenuti gravemente indiziati, a seconda delle varie posizioni, di associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco con l’aggravante della finalità mafiosa. Il clan spalleggiato dalla potente famiglia dei Contini, fondatrice dell’Alleanza di Secondigliano, aveva tutte le intenzioni di riappropiarsi dei dedali del centro storico Napoletano e le estorsioni risultavano il loro core business. Questi i nomi dei 21
ALTOMARE DAVIDE, nato a Napoli il 14.05.1990, INDAGATO
D’ANIELLO CIRO, nato a Napoli il 1.4.95, INDAGATO
CALIANO VINCENZO, alias “Mniell”, nato a Napoli il 06.01.1963, ivi residente IN CARCERE
CARRESE VINCENZA, alias “Nancy”, nata a Napoli 01.06.1990, INDAGATA
DEL GAVIO MILENA, nata a Napoli 24.02.1972, INDAGATA
DE MAGISTRIS ROBERTO, nato a Napoli 03.01.1968, INDAGATO;
DE ROSA EMANUELE, alias “o’ Chiatt”, nato a Napoli il 20.11.1995, DIVIETO DI DIMORA A NAPOLI
GAMBARDELLA GIUSEPPE, alias “Pepp a Pign”, nato a Capua il 21.12.1991 IN CARCERE
INGENITO ANNA, nata Napoli il22.10.1971, INDAGATA;
INGENITO ANNUNZIATA, alias “Nunziatina”, nata Napoli 29.03.1969, ARRESTI DOMICILIARI
INGENITO GIOVANNI, alias “Barba lunga”, nato a Napoli 11.11.1994, IN CARCERE
IODICE ANTONIO, alias “o’ Chiov”, nato a Napoli il 25.02.1999, IN CARCERE
IROLLO EMANUELE, nato a Napoli 24.09.1992, IN CARCERE
MANZO ASSUNTA, alias “Susetta”, nata a Napoli 25.12.1973, ARRESTI DOMICILIARI
MATTEI VALENTINA, nata a Napoli 29.11.1992, ARRESTI DOMICILIARI
MATTEO CARMELA BRUNA, nata a Napoli il 12.05.1997, INDAGATA;
MATTEO GIOVANNI, alias “o’ Pinguin”, nato a Napoli il 25.02.1991, IN CARCERE
MONTANINO SIMEONE, nato a Napoli il 27.6.99, IN CARCERE
MONTI CARMINE, alias “Carminiello”, nato a Napoli 30.12.1992, IN CARCERE
NAPOLETANO GIOSUÈ, alias “o’ Nannon”, nato a Napoli 02.05.1972, IN CARCERE
NAPOLETANO CARMELA, nata a Napoli 18.07.1996, ARRESTI DOMICILIARI
PEREZ PIETRO, alias “Pierpaolo”, nato a Napoli il 27.07.1980, IN CARCERE
PORTANOVA GAETANO, nato a Napoli il 1.3.71 IN CARCERE
RIVIECCIO FABIO, alias “Cocò”, nato a Napoli 29.07.1991 IN CARCERE;
ROMANO EMANUELE, nato a Napoli il22.06.1992, IN CARCERE;
ROSSI GIUSEPPE, alias “Boxer”, nato a Napoli 05.02.1994, IN CARCERE;
SABATELLI MARIA, alias “Miriana”, nata a Napoli 05.02.1995,IN CARCERE
SOMMA MASSIMO, nato a Napoli il 30.05.1991, INDAGATO
VOLPE ALBERTO, alias “o’Schiattamuort”, nato a Napoli il 11.08.1979, IN CARCERE
I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.