Inaugurata la nuova sede di “Sistema Impresa Napoli”

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In una giornata di febbraio anomala per chi vive a contatto con il mare, con la neve ad imbiancare le strade, è stata inaugurata la nuova sede di Sistema Impresa – Napoli.

Il presidente partenopeo, Alfonso Albore, insieme al segretario Giuseppe Silvestrini, alla presenza di diversi imprenditori locali, hanno ricevuto il presidente nazionale della confederazione, il dott. Berlino Tazza ed il responsabile delle relazioni interne dott. Antonio Pisacane, brindando alla realtà della nuova sede che offrirà gratuitamente ai soci, consulenze nel settore legale, credito, formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il presidente nazionale, il dott. Berlino Tazza ci ha tenuto a spendere due parole per un suo personale in bocca al lupo a Sistema Impresa – Napoli: “La confederazione si dota di una nuova associazione su un territorio molto importante e ricco di storia, prestigio e tradizione ma, allo stesso tempo, anche difficile quanto stimolante. Ci si può chiedere perché non ci abbiamo pensato prima ad insediarci a Napoli, domanda legittima cui mi preme fare chiarezza. Avevamo bisogno di un presidente con le necessarie competenze e che rispondesse a tutte le esigenze che una certa area richiede. Alfonso Albore incarna tutte le prerogative che occorrono per ricoprire tale incarico e siamo sicuri che rappresenti una garanzia per l’associazione e per le imprese aderenti”.

Per la confederazione è sicuramente un ulteriore fattore di slancio il radicamento in terra partenopea: “Le imprese del territorio potranno trarne benefici, attraverso un nuovo interlocutore sindacale in grado di fornire loro gli strumenti adatti per favorirne e sostenerne la competitività sul mercato. L’obiettivo è fare arrivare i temi e le problematiche importanti delle imprese all’attenzione delle amministrazioni locali.
Deve essere una confederazione snella, agile, dinamica e moderna, che si apra ad una nuova realtà sul territorio napoletano e che sia una casa per le imprese attraverso le tante peculiarità che connotano il nostro programma, penso alla formazione, alla tutela sindacale e a tutti gli altri servizi offerti. Inoltre, l’auspicio è che il presidente porti i temi importanti delle imprese all’attenzione delle amministrazioni locali”.

Uno dei capisaldi della confederazione è la formazione quale anello di congiunzione tra il sapere ed il saper fare, un punto da cui non si può prescindere: “Abbiamo sempre puntato su questo aspetto al punto tale da costituire un fondo per la formazione continua, una realtà nazionale che vanta oltre 60mila imprese aderenti per 360.000 lavoratori. Riteniamo che la formazione sia un must per le imprese onde migliorare la qualità dei propri dipendenti. Del resto, una impresa per essere competitiva sul mercato deve necessariamente puntare su un personale qualificato. E poi, la formazione non deve essere circoscritta ai soli lavoratori, ma deve riguardare anche gli imprenditori, per i quali è importantissimo tenersi aggiornati per rimanere sul mercato e conoscerne ogni sfaccettatura”.

Secondo la Commissione Europea, nel 2015 salirà il PIL dello 0,6% ma anche il tasso di disoccupazione dal + 12,6% al + 12,8%. Il presidente vede il bicchiere mezzo pieno: “Credo che siano già tangibili i segnali di ripresa. Questa lunga crisi che il nostro Paese non ha mai vissuto, ha messo in grande difficoltà tutto il sistema imprenditoriale. Ma il livello delle imprese, la qualità degli imprenditori, il sistema bancario ed in generale dell’economia, avranno a capacità di rigenerarsi e di ridurre, nel breve periodo, questa grave lacuna che tocca anche i giovani. Ritengo che per raggiungere il risultato di un incremento occupazionale in prevalenza giovanile, sia fondamentale la formazione. Se un giovane si rivela una risorsa qualificata, allora non uscirà mai dal mercato, per questo invito i giovani a studiare, a qualificarsi e a tenersi sempre aggiornati”.

Siccome le piccole imprese rappresentano la maggioranza del tessuto imprenditoriale italiano, cosa bisogna fare per incentivarne la crescita? “Gli imprenditori italiani sanno fare il loro mestiere – ha commentato il presidente Tazza – ma c’è bisogno anche della collaborazione della politica. L’augurio è che sia meno burocratica, più snella e veloce e che aiuti gli imprenditori ad avere una relazione proficua con la pubblica amministrazione, senza lungaggini amministrative. Qui rientra anche la capacità del governo di aiutare le imprese nei pagamenti veloci, nella possibilità di compensazione di debiti con i crediti e riducendo la macchina burocratica nei rapporti fra le parti. Inoltre, si evidenzia la necessità di sostenere le imprese italiane in un processo di internazionalizzazione. Anche il turismo è un volano importante per l’economia. E’ impensabile che un paese come il nostro, un patrimonio di bellezze, non detenga il primato in quanto a visite turistiche. Inoltre per allargare il discorso, il fenomeno della globalizzazione richiede delle particolari capacità di tempestivo adattamento delle imprese alle regole dei mercati e pertanto si sottolinea il ruolo indispensabile e determinante della formazione”.

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