Il New York Times contro il nostro olio di oliva: “A Napoli viene mescolato con prodotti scadenti”

nyt contro ilio

Il New York Times contro l’olio d’oliva italiano e in particolar modo quello napoletano. Una infografica interattiva a cura di Nicholas Blechman, sulla base del testo di un blogger, Tom Mueller, accusa il nostro extravergine d’oliva di essere troppo spesso adulterato e mescolato con olii meno nobili. L’articolo postato sul sito del giornale, è intitolato ‘Extra Virgin Suicidè, una parafrasi del titolo del primo film di Sofia Coppola, “The Virgin Suicide”, tradotto in italiano Il giardino delle vergini suicide.  Quindi un macabro simbolo del veleno, ma al posto del classico teschio, una oliva, con accanto due ossa incrociate. E poi, come sottotitolo: “L’adulterazione dell’olio d’oliva italiano”. L’infografica sostiene, senza citare alcuna fonte ufficiale, che gran parte dell’olio venduto come italiano viene in realtà da Spagna, Marocco e Tunisia. Quindi che viene ‘tagliato con olio più scadente e persino con clorofilla per il colore, colorante e beta-carotene per il sapore, e trasportato al porto di Napoli, dove viene mescolato con altri olii scadenti, non di oliva. Quindi le bottiglie vengono marchiate con il simbolo dell’Extra vergine e del ‘Made in Italy’. In Usa, secondo il Nyt, circa il 69% arriva adulterato.

http://www.nytimes.com/interactive/2014/01/24/opinion/food-chains-extra-virgin-suicide.html?_r=1

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